Lo sciopero dei mezzi del 27 novembre a Milano mette rischio, per tutta la giornata, il regolare funzionamento dei servizi di trasporto pubblico locale gestiti da ATM (metro, bus, tram) nel capoluogo lombardo e non solo. Per lavoratori, pendolari e studenti si prospettano quindi possibili disagi nell’utilizzo del vari servizi.

Dopo l’agitazione del personale ATM dello scorso 10 novembre, la città si era “salvata” il 17 in occasione dello sciopero generale nazionale, che non ha riguardato, per ragioni di vicinanza temporale al precedente, l’azienda meneghina. Invece lo sciopero del 27, che è di carattere nazionale ed è indetto dai sindacati di base, tornerà a coinvolgere anche la rete ATM.

Entriamo ora nel dettaglio per conoscere quali sono gli orari e le fasce di garanzia.

Sciopero mezzi del 27 novembre: quando muoversi a Milano

La durata dello sciopero dei mezzi del 27 novembre 2023 sarà di 24 ore. Trattandosi di una mobilitazione del trasporto pubblico locale in tutta Italia, interesserà anche le zone servite da ATM. Vale a dire il territorio comunale di Milano e degli altri 95 comuni nei quali la compagnia è operativa.

Non c’è ancora nulla di ufficiale, invece, per quanto riguarda i dettagli relativi alle fasce di garanzia, regolamentate per legge e fondamentali per agevolare e assicurare gli spostamenti di lavoratori, studenti, pendolari e di chiunque abbia necessità nelle ore di punta. Si presume, in ogni caso, che non saranno particolarmente differenti da quelle rispettate nei recenti scioperi.

Metropolitane, autobus e tram dovrebbero quindi garantire il servizio mattutino dall’inizio fino alle 8.30 (oppure 8.45 o 9.00), mentre quello pomeridiano andrebbe dalle 15.00 alle 18.00. Di conseguenza, potrebbero verificarsi disagi dalle 8.30 alle 15.00 e dalle 18.00 fino al termine del servizio.

Chi sciopera e perché

Questo sciopero è indetto da varie sigle sindacali di base. Nello specifico, USB Lavoro Privato, CUP trasporti, SGB, Cobas Lavoro Privato, DAL Cobas. Le motivazioni hanno a che fare con le richieste di aumento dei salari, di migliori condizioni di lavoro, del blocco delle privatizzazioni, di tutela di salute e sicurezza e di protezione del diritto allo sciopero dei lavoratori.

Come sempre, gli effetti concreti dello sciopero dipenderanno ovviamente dalla reale adesione dei dipendenti ATM. L’azienda, al pari di quanto avvenuto nelle precedenti agitazioni, rende pubblici i dati di adesione agli scioperi.

La circolazione dei treni non dovrebbe essere interessata dallo sciopero. Tuttavia il personale di Trenord, la società che gestisce le linee regionali e suburbane di Milano, sarà in agitazione il giorno prima, domenica 26 novembre.

Muoversi quando c’è sciopero: consigli utili

Nelle giornate di sciopero, il rischio principale è un traffico automobilistico ancor più congestionato. A causa della difficoltà di utilizzare i mezzi pubblici, infatti, le persone sono indotte a ricorrere alla propria auto privata per raggiungere il luogo di lavoro o di studio o per ottemperare a qualsiasi altra esigenza quotidiana.

Una soluzione non certo ideale, quindi, che determina effetti negativi sull’ambiente nonché maggior consumo di carburante. Spostarsi in auto a Milano, inoltre, non è così semplice, in quanto c’è da fare attenzione a una serie di limitazioni. Come ad esempio le nuove regole di accesso all’Area C.

Per favorire una mobilità sostenibile, si consiglia, si consiglia di controllare comunque la disponibilità dei mezzi pubblici nelle fasce garantite e di acquistare i biglietti in anticipo. In alternativa è possibile fare affidamento sul bike sharing e sulla micromobilità elettrica, ampiamente presenti in città. La propria auto può essere eventualmente lasciata nei parcheggi di scambio.