Lo sciopero dei trasporti previsto per il 13 e 15 luglio coinvolgerà sia treni che aerei. Vediamo nel dettaglio quali sono gli orari delle cancellazioni e le fasce garantite.

Una doppia protesta rischia di causare non pochi disagi e problemi a chi si sposta in treno e aereo, lavoratori, pendolari e turisti compresi. Dopo lo sciopero dello scorso 7 luglio a livello nazionale, ne è stato indetto un altro per il 13 e 15 luglio, che provocherà nuove cancellazioni e ritardi. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, sta tentando di mediare e si dice pronto al dialogo, ma i sindacati di categoria non sembrano essere accomodanti. Ecco tutte le informazioni utili.

Aggiornamento: Salvini ha imposto il dimezzamento della durata dello sciopero dei treni

Alla fine Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti, ha stabilito con un’ordinanza che lo sciopero dei treni – previsto per quasi tutta la giornata di oggi – debba concludersi alle 15. Infatti, lo sciopero sarebbe dovuto durare dalle 3 di notte di giovedì alle 2 di notte di venerdì, con fasce garantite per i treni regionali dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Dunque, l’ordinanza impone un dimezzamento.

Salvini aveva tentato una mediazione con sindacati di categoria e datori di lavoro delle aziende del trasporto ferroviario (Trenitalia e Italo), ma l’incontro di mercoledì non è stato sufficiente. Lo sciopero era stato confermato. Per molti il tentativo del Ministro dei Trasporti, a poche ore dall’inizio della protesta, non era che un atto strumentale. Peraltro, anche l’ordinanza stessa rischia di non ottenere gli effetti sperati: molti treni sono già stati cancellati. Non è chiaro se con così poco preavviso potranno essere effettivamente ripristinati.

Dura la replica dei sindacati. Stefano Malorgio, segretario generale della Filt Cgil (la sezione della Cgil che si occupa dei trasporti), ha parlato di “un’iniziativa vergognosa, sbagliata e illegittima“. Dal canto suo, Salvini ha motivato così la decisione: “Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma era impensabile lasciare a piedi un milione di pendolari in una giornata che prevederà temperature intorno ai 35 gradi in tutto il paese“.

L’imposizione di limiti agli scioperi è possibile in base all’art. 8 della legge 146 del 1990 sul diritto allo sciopero. Ad ogni modo, Salvini ha comunicato di aver basato la propria ordinanza anche su una nota della Commissione garanzia sciopero, l’autorità amministrativa indipendente che si occupa del bilanciamento tra il diritto allo sciopero e l’accesso degli utenti ai servizi pubblici essenziali. Il ministero ha evidentemente chieso un parere, prima di predere la sua decisione.

Lo sciopero dei treni del 13 luglio: orari e fasce garantite

Domani, giovedì 13 luglio, arriveranno i primi disagi per chi viaggia in treno. Le sigle sindacali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal hanno proclamato uno stop di 24 ore fino alle 2 di venerdì 14 luglio. I disagi riguarderanno le linee gestite da Trenitalia, Italo e Trenord.

Le organizzazioni sindacali di Trenitalia hanno così commentato la scelta di scioperare: “Serve un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, favorendo la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione e ridare centralità’ alla rete vendita e assistenza ai passeggeri e investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici“.

Trenitalia avvisa i viaggiatori che “i treni possono subire variazioni o cancellazioni. Lo sciopero può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione” e invita i passeggeri “a informarsi prima di recarsi in stazione“. Eventualmente c’è anche a disposizione il call center 800 89 20 21 per chiedere informazioni più dettagliate.

I rappresentanti sindacali dei lavoratori di Italo si sono invece concentrati su un altro punto: “La trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto a dicembre 2021 ha subito a maggio, dopo undici mesi di serrato confronto, un brusco stop e rimane a oggi in una fase di stallo negoziale e di distanza tra le parti, a causa dell’atteggiamento di indisponibilità e di netta chiusura da parte dell’azienda nel fornire risposte concrete alle richieste dei sindacati“.  Anche i collegamenti effettuati da Italo possono avere delle variazioni. La lista dei treni garantiti è stata resa nota.

Trenord invece precisa che “in mancanza dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1.Stabio e Malpensa Aeroporto per garantire il collegamento S50 Malpensa Aeroporto – Stabio“.
Anche Trenord garantisce le fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

Il 15 luglio scioperano gli aerei

Terminate le 24 ore “calde” per il servizio treni, ne iniziano otto altrettanto problematiche per gli aerei: a scioperare sarà il personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e chek-in. Disagi dalle 10 alle 18. I sindacati di categoria lamentano che il contratto dei lavoratori è scaduto da sei anni, e ne chiedono l’immediato rinnovo.

Dalle 12 alle 16 non opereranno i piloti di Malta Air, a cui sono affidati i voli di Ryanair. La protesta è stata proclamata da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo “a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo e al confronto da parte della compagnia“, spiegano le tre sigle sindacali.

Sempre dalle 10 alle 18 incroceranno le braccia anche piloti e assistenti di volo di Vueling. A proclamare lo stop la Filt Cgil “a causa della mancata disponibilità aziendale a sviluppare sane e costruttive relazioni industriali con l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa delle istanze dei lavoratori della compagnia“.

Salvini prova la mediazione

Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini sta mediando per una revoca dello sciopero. In una nota ministeriale, si legge che, con riferimento alle proteste di giovedì, Salvini “auspica un accordo ragionevole tra le parti” ed “è pronto ad aprire un tavolo” già oggi 12 luglio. Il ministero “farà di tutto affinché gli italiani non paghino troppo pesantemente la mobilitazione”, ma viene precisato che “nel caso non prevalga il buon senso Salvini non esclude alcun intervento nel rigoroso rispetto delle normative vigenti”.

Durante un convegno, Salvini ha aggiunto: “Indire uno sciopero il 13 di luglio con 35 gradi e lasciare a piedi 1 milioni di pendolari che vorrebbero andare a lavorare, non so quanto sia fare del bene al Paese. Io sto cercando di mediare, domani incontro al ministero i leader sindacali, datori di lavoro. Ho il massimo rispetto per il diritto allo sciopero, le rivendicazioni salariali ma non penso sia rispettoso per il bene del Paese. Spero che si trovi un accordo in via bonaria, se non arrivasse l’accordo mi prendo l’onore e l’onere di esercitare il fatto che difendo il diritto alla mobilità di 60 milioni di italiani“.

Secca la replica di Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil: “Noi siamo per il sostegno di chi si fermerà con lo sciopero. Siccome si parla di una riunione di domani al ministero delle Infrastrutture la riunione di domani è per fare il punto sul Pnrr e sugli investimenti infrastrutturali, nulla a che vedere con i contratti. Quindi chi pensa domani di parlare di contratti e di rinvio dello sciopero si sbaglia di grosso“.