Alla scoperta dello scooter ibrido, un veicolo a due ruote che combina i vantaggi di un motore elettrico e uno a combustione interna.
Con lo stop ai motori termini, il 2035 si presenta come un anno spartiacque nella storia della mobilità. Ma se l’imperativo è abbassare le emissioni di CO2, il tutto non passa solo per le quattro ruote. Avete mai avuto modo di provare uno scooter ibrido? Si tratta del mezzo a due ruote che tutti conosciamo ma che al suo interno combina la potenza di un motore elettrico e di uno a combustione. Un mix che permette di coniugare la migliore sostenibilità ambientale alle prestazioni. Cilindrate più diffuse: 50, 125, 150 e 300 cc.
I vantaggi di uno scooter ibrido
I vantaggi li potete intuire facilmente. L’uso combinato di motore termico ed elettrico permette un risparmio di quasi metà della benzina a parità di potenza evitando il timore principale legato ai motori elettrici: con la compresenza di un motore termico, non resterete mai a piedi per la batteria scarica. Batteria che peraltro si ricarica da sola quando frenate. La tutela per i mezzi a minori emissioni nocive comporta anche un risparmio sull’assicurazione e sull’acquisto del mezzo, oltre che sulle spese di manutenzione.
L’Italia, un mercato in fermento
Il nostro paese è stato capofila sul mercato dello scooter ibrido, grazie a Piaggio che 2009 ha lanciato il modello a 3 ruote, MP3 Hybrid. Doppia trazione, motore a benzina da 125 cc (11 kW) e motore elettrico che garantisce un’ottima spinta aggiuntiva. Il motore a benzina può essere usato per ricaricare la batteria a ioni di litio (che ha un tempo di ricarica di 3 ore), che può risultare particolarmente utile se viaggiate in zone che presentano limitazioni per veicoli inquinanti.
Non solo, però. Altra casa italiana specializzata in questo tipo di scooter è la Aspes, che ha presentato in questi anni modelli interessanti come Vega e Perseo Hybrid. Vega Hybrid è disponibile nelle versioni 50 e 125 cc. Perseo Hybrid è un modello a 150 cc disponibile in all-electric (35 km di autonomia), ibrido e benzina. I prezzi di questi modelli oscillano circa tra i 3.000 e i 4.000 euro, mentre per un MP3 Hybrid si parte da una base di circa 7.000 euro.
Altri modelli dall’estero
Fuori dall’Italia il principale riferimento mondiale per lo scooter ibrido è la giapponese Honda, che negli scorsi anni ha lanciato il modello HEV: 136 kg di peso e 52 km al litro, guidabile in 2 modalità: D (normale) e S (maggiore accelerazione). Presentato nei mercati asiatici nel 2018, il modello PCX Hybrid: pacco batterie rimovibile per la ricarica indipendente e più leggero.
Scooter convertibili?
Nel 2022 è arrivata anche in Italia la storia di Vitul Patel, meccanico indiano che, dopo un lavoro di 2 anni, ha sviluppato un modello ibrido totalmente “fatto in casa”, con un motore elettrico nella ruota posteriore e la batteria sotto la sella. Il sistema prevede l’attivazione del motore termico preesistente per ricaricare la batteria una volta che quest’ultima si è scaricata. Spesa stimata di poco sopra i 500 euro. Un sistema che, se prendesse piede, potrebbe dare origine a qualcosa di simile ai kit di conversione per le biciclette già esistenti.