Oggi ti presentiamo un sentiero che ti guida alla scoperta del Parco Nazionale dell’Aspromonte e che per la sua bellezza ha ispirato un paesaggista inglese: Il Sentiero dell’Inglese, merita di essere scoperto ed esplorato in tutte le sue caratteristiche.
Andiamo a conoscere il Sentiero dell’Inglese, un percorso di 7 giorni che attraversa l’Aspromonte e che incontra lungo il cammino incantevoli boschi, paesi fantasma, deliziosi borghi e scorci mozzafiato.
Il Sentiero dell’Inglese
Il Sentiero dell’Inglese è un percorso che comprende sette tappe per la durata di sette giorni, lungo 110 km, che parte da Pentidattilo, frazione del comune di Melito Porto Salvo, e arriva a Staiti, altro piccolissimo comune, entrambi in provincia di Reggio Calabria.
Nel 1994 il viaggio compiuto del paesaggista Edward Lear viene riscoperto, denominato “Il Sentiero dell’Inglese” e inserito in un processo di ospitalità diffusa, ovvero di collaborazione con gli abitanti dei piccoli centri urbani che mettono a disposizione le loro abitazioni per soggiorni e degustazioni.
Il cammino è stato recuperato e rilanciato con nuova energia successivamente nel 2019, grazie all’intervento delle associazioni Naturaliter e Compagnia dei Cammini, molto attive nella promozione di cammini e percorsi e nello sviluppo del turismo sostenibile.
La storia di Edward Lear
Questo incredibile sentiero deve il suo nome al paesaggista inglese Edward Lear che lo percorse insieme al suo amico John Proby partendo il 25 luglio 1847.
Il suo intento era scoprire le bellezze dell’Italia Meridionale, nell’allora Regno delle Due Sicilie, e lasciarsi affascinare dai paesaggi offerti dalla montagna più inesplorata.
I due turisti furono accompagnati lungo il percorso da una guida e da un cavallo per il trasporto dei bagagli e vennero ospitati dagli abitanti dei vari borghi.
Il paesaggista raccontò poi il suo viaggio nell’opera Diario di un viaggio a piedi, che raccoglie i racconti e le litografie di questi affascinanti luoghi.
L’autore rimase incantato dalla bellezza dei posti, dai piccoli borghi e dagli scorci mozzafiato sullo stretto di Sicilia, dove, nelle giornate limpide, si può persino riuscire a vedere l’Etna.
Le tappe del sentiero
Il percorso si addentra nella Calabria Greca, detta area grecanica, dove la popolazione parla un dialetto greco-calabro e dove alcuni dei luoghi sono oggi in via di abbandono come Pentidattilo, il punto di partenza del sentiero, che è un famoso e suggestivo borgo fantasma calabrese.
Il sentiero tocca infatti diverse località e comprende tratti che vanno dalle 4 ore e mezza alle 6 ore di cammino.
Le tappe sono così suddivise:
- Da Pentidattilo a Bagaladi, lunghezza 18 km e percorribile in 6 ore;
- Da Bagaladi a Amendolea di Condofuri, lunghezza 18 km e percorribile in 6 ore;
- Da Amendolea a Bova passando Da Gallicianò, lunghezza di 18 km e tempo variabile a seconda della portata d’acqua della fiumara Amendolea;
- Da Bova al punto panoramico di Monte Grosso e ritorno a Bova, lunghezza di 19 km e 6 ore per la percorrenza;
- Da Bova a Palizzi, lunghezza di 12 km e percorrenza in 4 ore e mezza;
- Da Palizzi a Pietrapennata, lunghezza 12 km e percorrenza di 4 ore per cui si può anche unire all’ultima tappa;
- Da Pietrapennata a Staiti valicando Monte Cerasia, lunghezza di 12 km e percorrenza di 5 ore.
Per mangiare e soggiornare sono a disposizione le strutture che fanno parte della rete dell’Ospitalità Diffusa lungo il Sentiero dell’Inglese e che occorre contattare con un certo anticipo per verificare la disponibilità.
Un percorso sicuramente impegnativo ma che ti porterà alla scoperta di luoghi meravigliosi come il borgo di Bova, uno tra i borghi più belli della Calabria, sul versante orientale dell’Aspromonte.
Che cos’è l’ospitalità diffusa
Non essendo presenti strutture per il soggiorno, nel tempo si sviluppò l’idea di coinvolgere le associazioni, le cooperative locali e le famiglie, con gli alloggi di proprietà, per ospitare i turisti che volevano intraprendere questo cammino.
Un modo molto semplice e spontaneo di valorizzare il territorio e far conoscere i prodotti enogastronomici locali che si è sviluppato con il tempo e che oggi rappresenta un modello di profonda integrazione e sostegno per la diffusione del turismo sostenibile.
Quando percorrere e come arrivare al Sentiero dell’Inglese
Il sentiero, se percorso nella sua totalità, è lungo e complesso. Non è completamente segnalato ma lungo il tragitto quasi tutte le tappe sono segnalate con segni bianco-rossi e la targhetta di metallo con il logo che caratterizza il cammino.
Il sentiero è percorribile in quasi tutti i mesi dell’anno ma sono sconsigliati i mesi più caldi e quelli in cui le piene delle fiumare, i torrenti di montagna, sono più frequenti.
Esiste una mappa a disposizione che può essere acquistata sia sul sito del Sentiero che nei borghi raggiunti dal percorso.
Meglio quindi raccogliere tutte le informazioni utili prima di partire per comprendere come organizzarsi al meglio, come occorre fare per affrontare tutte le camminate in montagna.
Il punto di partenza è Pentidattilo, piccola frazione che dista 8 km da Melito Porto Salvo, e che purtroppo non è servito dai mezzi pubblici. Ti consigliamo dunque di arrivare in auto o anche minibus con servizio NCC e, comunque, tutti i paesi toccati dal cammino sono raggiungibili in auto.
Ma il Parco Nazionale dell’Aspromonte non offre solo fantastici percorsi per il trekking e puoi farti tentare anche da un giro in bicicletta sulle rotte di una delle migliori ciclovie: la Ciclovia dei Parchi della Calabria. Premiata nel 2021 con gli IGRA, gli Italian Green Road Awards, gli Oscar alle ciclovie delle meraviglie, ti propone ben 545 km e infinite meraviglie, attraversando ben 4 parchi naturali tra le province di Cosenza e Reggio Calabria.