Sentiamo parlare sempre più spesso di smart city, ma cosa rende davvero intelligente una città? Non si tratta solo di utilizzare soluzioni digitali per rendere più efficienti le infrastrutture e i servizi tradizionali. Le smart cities sono molto di più e per capire come si stanno trasformando le città, il modo migliore è dare un’occhiata ai cinque progetti che rendono le smart city nel mondo un esempio da seguire per tutti.
Classifica smart city nel mondo: quali sono quelle da tenere d’occhio?
Lo spazio urbano così come lo conosciamo sta cambiando rapidamente, e con esso il modo in cui le città vengono gestite. Il concetto di città intelligenti è ormai parte integrante della strategia di sviluppo di molti Paesi che hanno scelto di adottare tecnologie intelligenti e innovative per rendere le loro città più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, con l’obiettivo di ridurre al minimo le emissioni di CO2.
L’obiettivo alla base della costruzione di una smart city è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini che la abitano, ottimizzando le funzioni delle infrastrutture e dei servizi esistenti, promuovendo la crescita economica e l’autosufficienza energetica. Rendere una città veramente intelligente è un percorso strategico basato su un insieme di progetti e iniziative che mirano quindi ad aumentare l’efficienza, a ridurre gli sprechi e i disagi, e a creare un ambiente urbano migliore in cui l’impegno condiviso e il coinvolgimento attivo di cittadini, istituzioni e imprese sono elementi essenziali.
Inoltre, se da un lato è vero che le smart cities utilizzano la tecnologia digitale per migliorare la sicurezza pubblica, l’efficienza energetica, la sostenibilità e la qualità della vita in generale, è altrettanto vero che il valore di questi progetti sta nel modo in cui questa tecnologia viene utilizzata più che nella semplice quantità o complessità della stessa.
Ricapitolando, l’impiego delle innovazioni tecnologiche, tra cui l’Information and Communication Technologies (ICT), l’Artificial Intelligence (AI), l’Internet of Things (Iot) e il Cloud Computing, unite alla democrazia partecipativa e alla collaborazione tra pubblico e privato, possono trasformare le città da ordinarie in smart cities.
Ma perché abbiamo bisogno delle città intelligenti? A questa domanda rispondono le Nazioni Unite: entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città e nelle aree urbane, e questo significa che consumo di energia ed emissioni sono destinate ad aumentare di anno in anno. In altre parole, nei prossimi tre decenni l’urbanizzazione aggiungerà altri 2,5 miliardi di persone alle città di tutto il mondo. Ciò comporterà un’incredibile pressione sulle risorse delle nostre città.
L’ambiente, la sostenibilità sociale ed economica fanno sempre più fatica a tenere il passo con la rapida espansione e per superare questi problemi è importante investire, sin da ora, in iniziative che danno forma alle smart cities o il rischio è un futuro di inefficienza energetica, inquinamento e disordini sociali.
Per meglio comprendere che cosa rende una città “intelligente” e come questi progetti possono aiutarci costruire un domani migliore, abbiamo individuato cinque tra i più interessanti esempi di smart city nel mondo che rendono bene l’idea.
Smart city Singapore e il progetto Smart Nation
Singapore è sempre in cima alla lista delle città più intelligenti del mondo ed è stata l’unica nella top ten della classifica dell’IMD-SUTD Smart City Index (SCI) a non cambiare posizione dal 2020 al 2021, a dimostrazione dell’impegno della città nel percorso verso l’innovazione. Singapore è un buon esempio di come le tecnologie all’avanguardia possano essere implementate in modo da contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Da quando ha lanciato l’iniziativa Smart Nation, nel 2014, la città asiatica ha adottato una vasta gamma di tecnologie intelligenti sia nel settore pubblico, sia in quello privato, che come primo risultato ha portato a un passaggio da un sistema sanitario tradizionale a uno digitale, con la normalizzazione delle consultazioni video e l’introduzione di dispositivi IoT indossabili per monitorare i pazienti a distanza.
Singapore, inoltre, è la seconda città più densamente popolata al mondo e con il progetto Smart Nation mira a raccogliere digitalmente informazioni in tutta la città attraverso l’impiego di sensori. In questo modo è possibile monitorare l’ambiente per migliorare, ad esempio, la gestione dei rifiuti e quindi la pulizia della città, oppure tenere sotto controllo una determinata area troppo affollata durante un evento al fine di garantire la sicurezza pubblica.
Infine, Singapore punta anche ad essere il primo Paese a sviluppare una nuova città eco-smart completamente priva di veicoli. Il progetto prevede che la costruzione nell’area di Tengah, nella regione occidentale di Singapore, di cinque quartieri residenziali con 42.000 case, oltre a zone sicure per pedoni e ciclisti.
La smart city Oslo punta tutto sui veicoli elettrici
Ci spostiamo in Norvegia, ad Oslo, che sta puntando tutto sulle auto elettriche e prevede che il totale dei veicoli dell’intera città siano solo a propulsione elettrica entro il 2025. L’obiettivo è dare forma a un ambiente sostenibile ed ecologico che offra una migliore qualità di vita ai cittadini.
Si tratta di un impegno enorme se si considera che la popolazione è di circa 670.000 abitanti, ma la capitale della Norvegia è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo. La città ha, infatti, previsto incentivi per le auto a zero emissioni, come i parcheggi gratuiti, a cui si aggiungono l’uso di corsie preferenziali per gli autobus, tasse e prezzi sui pedaggi più bassi.
Oltre all’introduzione di veicoli completamente elettrici, la città sta anche monitorando le auto con piccoli rilevatori di targhe per capire qual é il flusso del traffico e sviluppare un metodo basato sui dati per migliorare la congestione del traffico.
La città dispone, inoltre, di oltre 650.000 luci a LED, tutte collegate a stazioni di elaborazione, che possono regolare in modo intelligente la quantità di illuminazione in base alle esigenze attuali. In aggiunta, nell’ottica di diventare una città neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050, Oslo sta portando avanti altri importanti progetti, tra cui cantieri a emissioni zero e l’adeguamento di edifici esistenti per sviluppare sistemi circolari di gestione dei rifiuti e di energia verde.
Copenhagen Solutions Lab cambia il volto della smart city danese
La capitale danese, proprio come Oslo, sta adottando un approccio sostenibile agli sviluppi della sua smart city per costruire una società resiliente che punta a ridurre le emissioni di carbonio, aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e sostenere la diffusione della mobilita sostenibile.
Nel 2017, il Copenhagen Solutions Lab ha ricevuto un premio per il suo sistema che monitora la qualità dell’aria, il consumo energetico, il traffico e la gestione dei rifiuti. Il sistema collega anche parcheggi, semafori, edifici, contatori intelligenti e sistemi di ricarica per i veicoli elettrici in moda da dirigere il traffico in tempo reale.
La città inoltre sta lavorando per riunire tutte queste tecnologie intelligenti in un’unica piattaforma con un duplice scopo: offrire un’esperienza automobilistica più efficiente in città e raccogliere tutti i dati in un unico luogo. In più, Copenhagen sta collaborando con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) per sviluppare un sistema di biciclette intelligenti in tutto il territorio cittadino.
Connect London: connettività 5G per la smart city Londra
Quando si parla di tecnologia e smart city, Londra è sicuramente tra le città più avanzate d’Europa. Nell’ultimo decennio, infatti, la capitale del Regno Unito ha avviato una serie di iniziative sotto la guida dell’Office of Technology, che si è impegnato a trasformare Londra in una città intelligente.
La Civic Innovation Challenge ne è un esempio: la sfida ha lo scopo di aiutare gli imprenditori e le start-up a sviluppare soluzioni al crescente numero di problemi urbani che si riscontrano in tutta la città.
Un altro progetto è Connect London che mira a fornire connettività 5G e copertura in fibra ottica in tutta la città. Anche gli iconici lampioni che dominano lo skyline saranno dotati di sensori e punti di ricarica per i veicoli elettrici, poiché Londra mira a ridurre le emissioni e la congestione del traffico.
Oltre a ciò, per raggiungere gli obiettivi prefissati, Londra si è dotata di un Piano Smart City che prevede strategie per l’implementazione della tecnologia in una città che si prevede crescerà fino a 10 milioni di abitanti nel prossimo decennio. Il piano si concentra su aree chiave, come l’assistenza sanitaria, i trasporti e la gestione dell’energia, tutti ambiti che potrebbero trarre vantaggio dalle soluzioni smart city.
New York, una smart city contactless
La Grande Mela è ampiamente considerata una delle città più intelligenti del mondo. Basti pensare che centinaia di sensori intelligenti sono stati collocati nei diversi distretti di New York come parte del suo progetto pilota di città intelligente nel 2020. Il programma raccoglie enormi quantità di dati che permettono di gestire in modo più efficiente i servizi essenziali della città, tra cui la gestione e la raccolta dei rifiuti.
New York ha introdotto hub intelligenti con tecnologia contactless, funzionalità WiFi e stazioni di ricarica online al posto delle cabine telefoniche. In più, allo scopo di sostenere lo spirito imprenditoriale e l’innovazione, che la rendono una delle città più città più vivaci del mondo sotto il profilo della trasformazione digitale, ha istituito organizza ogni anno un concorso – con un ricco premio in denaro – per le applicazioni che meglio utilizzano i set di dati aperti della città.
Anche i servizi di car sharing sono molto diffusi nella Big Apple e continuano a crescere ed evolversi, contribuendo a ridurre le emissioni totali e la congestione del traffico.
Infine, sul fronte della sicurezza in città, il dipartimento di polizia ha testato il software HunchLab che utilizza una serie di informazioni per prevedere dove e quando è probabile che avvenga un crimine in modo da rispondere tempestivamente e in modo efficiente.