Diversi studi attestano che anche soltanto dieci minuti di attività fisica migliorano enormemente il nostro umore, aiutandoci a combattere ansia e depressione: un dato che conferma la stretta connessione fra benessere fisico e mentale. Ci sono molte ragioni per cui si sostiene che l’attività fisica aiuti la salute mentale: migliora l’umore, allevia lo stress e migliora il sonno. Bisogna dunque cercare di abbandonare la convinzione per cui lo sport diventa la prima attività sacrificabile in età adulta, a causa della mancanza di tempo o di motivazione, dedicando all’attività fisica l’attenzione che deve avere un’abitudine prioritaria, perché capace di preservare la nostra salute mentale.

«Mens sana in corpore sano», scriveva Giovenale nelle sue Satire. Secondo il poeta latino l’uomo avrebbe dovuto aspirare a due beni soltanto: la salute del corpo e dell’animo. E probabilmente qualcosa di vero questa frase lo racchiude se ha riscosso così tanto successo nel corso dei millenni, fino ad arrivare ai nostri giorni.

Negli ultimi anni, diversi studi hanno confermato l’importanza dell’attività fisica per la salute, non solo del corpo ma anche della mente. L’esercizio fisico, infatti, influisce sui livelli di serotonina, stimolando adrenalina e noradrenalina, ormoni che aiutano a migliorare l’umore. Lo sport, inoltre, rilascia endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che regolano l’umore, riducendo i livelli stress. Non solo: permette di migliorare lo sviluppo cognitivo, la concentrazione e la creatività, aumentando la fiducia in sé e negli altri. Se praticata regolarmente, l’attività fisica contribuisce a raggiungere e mantenere un maggior benessere psicofisico e a ridurre i sintomi di ansia, insonnia e depressione. Secondo gli esperti, poi, lo sport di squadra sarebbe da preferire a quello individuale perché combatte anche il senso di solitudine e migliora la capacità di empatizzare, così come le abilità sociali delle persone.

Meno occasioni, meno tempo, più sedentarietà

Nonostante gli innumerevoli benefici dello sport per la nostra salute psicofisica, lo stile di vita sedentaria e un’alimentazione scorretta sono problematiche ancora molto diffuse e difficili da cambiare, anche perché spesso correlate a fattori socio-economici e culturali.

In una società sempre più informatizzata e schiacciata dalla povertà di tempo e di denaro, le occasioni per fare movimento sono diminuite drasticamente, e in Italia si sono ridotte anche a seguito della pandemia. È cresciuta infatti la percentuale di inattivi e se prima del lockdown il 28% della popolazione italiana faceva sport, oggi la percentuale è scesa al 21%. Inoltre, l’abitudine a praticare sport è più diffusa fra i giovani e si riduce con l’aumentare dell’età.

In realtà, però, lo sport rappresenta un alleato prezioso per la salute fisica: aiuta la riduzione della pressione arteriosa e il controllo del livello di glicemia e colesterolo nel sangue, contribuendo a prevenire l’insorgenza di malattie metaboliche, cardiovascolari, neoplastiche e artrosi. L’attività fisica regolare, inoltre, rafforza l’apparato muscolo-scheletrico – a tutte le età – e migliorando la propriocezione e la coordinazione diminuisce le possibilità di caduta. In generale, quindi, lo sport migliora in modo significativo la qualità della vita di tutti coloro che lo praticano.

Più felici grazie allo sport

In questa società frenetica, dove non possiamo mai concederci pause e il nostro tempo libero viene spesso risucchiato dall’assuefazione ai social media, è importante invece riuscirsi a ritagliare uno spazio per praticare sport, perché a beneficiarne non è solo la salute, ma anche la nostra serenità. È più importante investire denaro in un corso di gruppo, in un abbonamento in palestra o in un percorso di lezioni private di quanto non lo sia farlo in beni materiali.

Un recente studio ha dimostrato infatti che lo sport ha un impatto positivo sul nostro umore maggiore di quello offerto dalla soddisfazione economica. La ricerca ha coinvolto oltre 1 milione 200 mila cittadini statunitensi ai quali è stato chiesto quante volte si fossero sentiti tristi, depressi o stressati negli ultimi trenta giorni. Ai partecipanti sono state fatte domande sulla quantità e sulla qualità dell’attività sportiva che svolgevano, e sulla loro situazione economica. Dai dati è emerso che chi faceva regolarmente attività fisica in media si sentiva triste solo 35 giorni all’anno contro i 53 dei soggetti sedentari. Non solo: secondo la ricerca una persona inattiva raggiungerebbe lo stesso livello di felicità di una sportiva solo se riesce a guadagnare almeno 25 mila dollari in più all’anno. Sembra quindi che il prezzo della felicità sia molto più elevato per chi passa la maggior parte del tempo seduto.

Insomma, lo sport non può certamente fare miracoli, ma può aiutare le persone a vivere un’esistenza più serena e soddisfacente, sotto tutti i punti di vista.