Cosa c’è di meglio che praticare lo sport outdoor preferito nella bella stagione? L’estate è anche l’occasione ideale per sperimentare nuove discipline all’aria aperta: per restare in forma e per godersi il piacere del contatto con la natura.

Dal tradizionale calcetto al nuovo pickleball, dal nuoto alle camminate, tante sono le discipline outdoor alla portata di tutti, da praticare quando si è in vacanza ma anche restando in città.

Sport outdoor: quali sono i benefici?

Lo sport, si sa, fa bene alla salute psicofisica migliorando il senso di benessere complessivo. Se praticato all’aria aperta, poi, ha anche alcuni ulteriori vantaggi:

  • Ossigena i muscoli: l’allenamento all’aperto ottimizza il sistema cardiorespiratorio e migliora le prestazioni;
  • Apporta vitamina D: i raggi del sole contribuiscono a sintetizzare nel nostro organismo la vitamina D, fondamentale per le ossa e anche per l’umore;
  • Fa bene all’ambiente: a differenza dello sport al chiuso durante la stagione invernale, che richiede l’uso di luce artificiale e del riscaldamento, lo sport outdoor è sostenibile perché non consuma altre risorse se non la nostra energia.

Abbiamo selezionato 5 attività da fare all’aperto in grado di allentare la tensione e di allenare il fisico.

1.       Trekking: lo sport outdoor per eccellenza

Il trekking è un’attività completamente green, accessibile a tutti e perfetta per tenersi in allenamento, rafforzando i glutei in salita ed esercitando i quadricipiti in discesa. L’attrezzatura di base comprende:

  • Scarponi;
  • Bastoncini;
  • Zainetto;
  • K-Way;
  • Borraccia con acqua.

In Italia non mancano le possibilità di scoprire posti unici camminando: il nostro Paese ha una fittissima rete di sentieri adatti a tutti i tipi di escursionisti. Se sei in cerca di idee su quale scegliere prova a dare un’occhiata ai 5 percorsi trekking più belli d’Italia. Un’unica raccomandazione: il trekking è uno sport sicuro, purché si scelgano percorsi adatti al proprio livello di preparazione fisica.

Esiste anche la versione da città, chiamato trekking urbano.

2.       Ciclismo: pedalare in città e fuori

La bicicletta è senza dubbio la regina della mobilità dolce: è un mezzo di trasporto sostenibile per l’ambiente e salutare per le persone. Il ciclismo permette di bruciare calorie con un allenamento cardio-muscolare che può diventare intenso, specialmente in salita.

Per chi, invece, ha voglia di uno sforzo moderato i servizi di bike sharing, sempre più diffusi nelle città italiane, rendono la bicicletta un modo alternativo per fare turismo senza preoccuparsi del parcheggio auto e senza aspettare i mezzi pubblici.

Anche fuori città, ovviamente, le occasioni non mancano: le ciclabili e le ciclovie sono presenti in ogni Regione, motivo per cui il movimento del cicloturismo in Italia è in costante ascesa.

Per i più avventurosi, poi, ci sono attività come la mountain bike e il downhill.

3.       Beach Volley: sole, spiaggia e pallone

Non c’è sport outdoor più estivo del beach volley. Per praticarlo non serve essere esperti, sono sufficienti: una palla, un campo di gioco con la rete e la voglia di divertirsi con gli amici.

Solitamente si gioca due contro due, ma nei campi amatoriali sparsi su tutte le spiagge della Penisola si possono organizzare anche tornei con regole meno rigide.

4.       SUP: vogare in equilibrio

Il SUP (Stand Up Paddle) è uno sport acquatico che si pratica vogando, con un solo remo, in piedi su una tavola. Mette alla prova non soltanto la parte superiore del tronco, ma anche le gambe impegnate a dare equilibrio al corpo.

È senza dubbio un’esperienza diversa dal solito che può essere fatta a tutte le età, anche dai principianti, a condizione che siano presenti istruttori esperti.

In Italia, lo si può fare al mare, al lago e perfino sui fiumi cittadini. Un autentico paradiso per il SUP è il Lago di Garda: è qui che molti paddler si danno appuntamento in estate per vogare sulle sue acque calme e limpide.

5.       Plogging: lo sport outdoor più green di tutti!

Per coniugare attività fisica all’aria aperta e tutela dell’ambiente è possibile dedicarsi al plogging. Il nome deriva dall’unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) e dal termine inglese jogging (corsa podistica a passo lento). In altre parole, lungo il percorso si dà il proprio contributo al mantenimento del decoro urbano e alla salvaguardia della natura raccogliendo i rifiuti prodotti dalla presenza umana.

Tale disciplina, nata in Svezia nel 2016 grazie a un’idea dell’atleta Erik Ahlström, ha già preso campo anche come attività collaterale di alcune grandi competizioni sportive, come ad esempio la Maratona di New York e la Maratona di Milano.

Per diventare un plogger è sufficiente munirsi di sacchetti per raccogliere i rifiuti, abbigliamento da runner e guanti per proteggere le mani.