Situata nel cuore della Valle del Gran San Bernardo, Étroubles è uno dei gioielli della Valle D’Aosta, un borgo storico che trova le sue radici in epoca romana, quando era una residenza invernale sull’antica Via Delle Gallie per le guarnigioni militari, e che nei secoli ha mantenuto il suo spirito ospitale.

La vallata alpina del Gran San Bernardo fa da cornice al borgo di Étroubles, a 1.270 metri di altitudine, una delle prime tappe della Via Francigena in territorio italiano, il cui nome deriva probabilmente dal patois valdostano etrobla, termine che indica i campi coperti di grano.

Étroubles, tra i borghi più belli d’Italia

Questo borgo di appena 487 abitanti è tra i borghi valdostani più belli d’Italia, ma non solo: vanta una Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per il suo contesto naturalistico e per la gestione del proprio territorio e un Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita Comune Fiorito rilasciato da Asproflor ai comuni che curano e salvaguardano il verde urbano. Il verde e i fiori in effetti colorano tutto il borgo, nelle stradine e sui balconi.

Étroubles è anche annoverato tra i Gioielli d’Italia, un marchio turistico rilasciato dal Ministero del Turismo ai piccoli comuni italiani che valorizzano l’offerta per i visitatori e le attività culturali.

Molti titoli, tutti meritati, che dimostrano una cosa sola: Étroubles è un borgo ospitale che ben si inserisce tra le destinazioni preferite tra chi cerca un’esperienza di slow tourism.

“À Étroubles, avant toi sont passés…”, tra arte, storia e natura

Passeggiando nel centro storico tra le case in pietra, le vie acciottolate e le fontane da cui sgorga l’acqua cristallina del monte Vélan, lo sguardo è inevitabilmente attratto dalle sculture e dagli affreschi che formano il museo permanente a cielo aperto di Étroubles: una ventina di opere disseminate sul territorio del borgo, tra le vie o sulle facciate delle case, dove anche i numeri civici sono colorati e mai banali. Qui l’arte è di casa, tanto che le collaborazioni con il vicino comune di Martigny, in Svizzera, hanno portato nel borgo importanti mostre di grandi artisti, come Degas, Picasso e Rodin.

Un luogo ricco di storia

Un luogo ricco di arte, dunque, ma anche di storia: conosciuta come Restopoli in epoca romana, quando le guarnigioni vi si accampavano sulla via per la Gallia, Étroubles è sempre stata una tappa ospitale, non solo sul cammino francigeno. Anche Napoleone, con il suo esercito, vi trascorse una notte prima di raggiungere Marengo.

Il passato di questo borgo incantevole è testimoniato dalla torre del XII secolo situata sullo sbocco del vallone, nella frazione di Vachéry, e dal campanile del 1480.

Vale la pena visitare la prima latteria turnaria della Valle D’Aosta del 1853, che oggi è un museo che illustra l’antica lavorazione dei formaggi, e la Centrale Bertin, la prima centralina idroelettrica della Valle del Gran San Bernardo, costruita nel 1904 e che ora ospita un piccolo museo di archeologia industriale.

La parrocchia di Étroubles gestisce le cinque cappelle storiche disseminate tra le frazioni del luogo: a Bezet c’è quella affrescata del 1742, la cappella di Echevennoz è stata fondata nel 1440 e poi restaurata nel 1836, mentre quella di Eternod, di matrice secentesca, è stata rifatta nel 1935. Le cappelle di Saint-Roch e di Vachéry sono state restaurate di recente: quest’ultima in particolare, costruita nel 1506, conserva un altare ligneo settecentesco.

Una curiosità: il Carnevale della Coumba Freida

Il carnevale della Valle del Gran San Bernardo è sicuramente tra i più originali della regione, dove è una ricorrenza molto radicata. Ad Allein, piccola frazione agricola di Étroubles, c’è la Mèizoùn di Carnaval de la Coumba Frèida, un museo dedicato a questo carnevale tradizionale ospitato in una costruzione del XV secolo.

Il carnevale della Coumba Freida, che deve il nome al clima particolarmente freddo della valle, è documentato fin dal 1467; le maschere tipiche sono le landzette, con costumi e cappelli colorati che richiamano le uniformi napoleoniche.

Cosa mangiare a Étroubles

Se la Valle d’Aosta è un territorio ricco di ottimi ristoranti montani, a Étroubles non puoi fare a meno di assaggiare la fontina d’alpeggio DOP, gustosa e profumata, tra le migliori della regione grazie ai pascoli verdissimi e all’esperienza dei casari del luogo. Il modo migliore per assaporarla è in purezza o nella classica fonduta, ma meglio ancora nel piatto tipico del borgo: la zuppa con fontina e pane nero di segala e frumento. A novembre questo piatto richiama uno degli appuntamenti più amati dalla comunità: la cottura del pane nel forno a legna comunitario.

Come arrivare a Étroubles

Puoi raggiungere Étroubles a piedi, se stai percorrendo la Via Francigena, ma il mezzo più veloce e conveniente è l’auto, soprattutto se approfitti del cashback sul carburante: raggiungi Aosta e prosegui sulla SS27 seguendo le indicazioni per il valico del Gran San Bernardo. Dopo aver attraversato i comuni di Gignod e Echevennoz giungerai a destinazione.