Le strisce stradali che si illuminano al buio sono la nuova frontiera della segnaletica orizzontale. L’azienda australiana Tarmarc Linemarking in questi mesi sta moltiplicando i test per assicurare che le nuove strisce luminose garantiscano maggiore sicurezza su strada.
L’obiettivo è quello di rendere le strade più sicure e dimezzare il rischio di incidenti. Le nuove strisce stradali luminose, progettate dall’azienda australiana Tarmac Linemarking, garantiranno maggiore visibilità agli automobilisti. Ma anche risparmio energetico. Ma come funzionano?
Strisce stradali luminose: come funzionano
Le strisce stradali luminose sfruttano il processo di fotoluminescenza. I materiali utilizzati, infatti, sono in grado di assorbire i fotoni per poi rilasciarli, successivamente, sotto forma di luce. In pratica, il rivestimento esterno delle strisce stradali si ricarica di energia durante il giorno, per poi rilasciarla di notte. Sotto forma, chiaramente, di luce. Un po’ come accade già per alcuni indumenti dei ciclisti o motociclisti, che si illuminano durante la guida notturna.
Nei primi test, le strisce stradali hanno mantenuto costante la luminosità per circa otto ore. Un lasso di tempo significativo, che potrebbe in futuro addirittura azzerare la classica illuminazione su strada. Garantendo, così, agli automobilisti maggiore sicurezza durante la guida notturna. E, ovviamente, un congruo risparmio energetico perché le strisce stradali luminose non si alimentano attraverso l’energia elettrica.
«Sarà più facile per i conducenti vedere le linee di demarcazione e la segnaletica,» commenta alla stampa John Emanuelli, rappresentante dell’azienda australiana. «La luminosità sarà più forte in prossimità di incroci e curve, dando ai conducenti più tempo per reagire. E impedendogli di uscire dalla propria corsia. Il progetto potrebbe rappresentare una risorsa preziosa soprattutto per chi non conosce le strade che sta percorrendo.»
I Paesi Bassi già al lavoro sulle strisce stradali luminose
Garantire più sicurezza su strada è una della principali preoccupazioni di tante aziende del settore automobilistico. Per questo, negli ultimi anni, sono molti i progetti che puntano ad assicurare all’automobilista maggiore assistenza alla guida e maggior supporto su strada. Un esempio è il Lane Assist, un ADAS (Advanced Driver Sistance Systems) che permette di mantenere l’auto all’interno della corsia stradale.
Ma talvolta la comune segnaletica orizzontale, specie di notte, non basta.
L’idea di sfruttare la fotoluminescenza, in tal senso, non è nuova. Nel 2014 a Oss, un paesino situato a pochi chilometri da Amsterdam, è stato realizzato il primo progetto pilota sulle strisce stradali luminose. Che funzionano, proprio come quelle progettate nel 2022 dalla Tarmac Linemarking, sfruttando la potenza dei fotoni. Mentre i test proseguono in Australia, l’azienda assicura che sono già molteplici le amministrazioni regionali e comunali che hanno mostrato interesse per questa innovazione nel campo della segnaletica orizzontale.