Dal 16 ottobre al 18 dicembre 2023 il Traforo del Monte Bianco rimarrà chiuso per lavori di manutenzione. In questi due mesi, quindi, non sarà percorribile uno dei principali collegamenti stradali tra Italia e Francia, con notevoli disagi per la viabilità.

Non è certamente una buona notizia per i trasporti commerciali e per il movimento turistico, soprattutto in vista dell’avvio della stagione sciistica. In ogni caso, chi transitano nell’area in auto o camion dovrà farci l’abitudine. Gli interventi, infatti, proseguiranno per i prossimi 18 anni, con chiusure programmate della durata di tre-quattro mesi all’anno.

Scopriamo ora qualcosa di più sull’importanza di questo tunnel scavato all’interno del monte più alto delle Alpi (4810 metri), meta di visitatori e scalatori, e quali sono le strade alternative per raggiungere la Francia dall’Italia e viceversa.

Traforo del Monte Bianco: dove si trova e perché è importante

Il Traforo del Monte Bianco, classificato come T1, è stato aperto nel 1965 dopo otto anni di lavori congiunti tra i due paesi. Collega l’italiana Courmayeur, in Valle d’Aosta, e la francese Chamonix, in Alta Savoia. La galleria, unica e a doppio senso di marcia, è lunga 11 chilometri e 611 metri ed è sottoposta a pedaggio.

Il tunnel si trova lungo l’autostrada A5 Torino-Aosta-Monte Bianco e a sua volta lungo la strada europea E25, dorsale che unisce da nord a sud Rotterdam a Genova e Palermo.

Si tratta di un’infrastruttura chiave per il commercio nazionale, dal momento che da valichi e trafori alpini passa secondo ANITA il 60% delle merci annualmente in partenza dall’Italia (160 milioni su 266 milioni di tonnellate).

I lavori di manutenzione al tunnel

In origine, l’inizio delle attività di manutenzione al Traforo del Monte Bianco era programmato per il 4 settembre. Tuttavia, la temporanea chiusura del Traforo del Frejus tra Piemonte e Francia (che come vedremo più avanti è una delle principali vie alternative), a causa di una frana a fine agosto aveva causato il rinvio dell’altra, per evitare un’eccessiva congestione del traffico.

L’obiettivo dei lavori è rinnovare parti della copertura con materiali più attuali, che assicurino un ottimale drenaggio idrico e maggiori durevolezza e resistenza al fuoco. Da ricordare che in passato, dal 1999 al 2002, il tunnel rimase chiuso in seguito a un incendio a un autoarticolato in cui morirono 39 persone. Saranno sostituiti, inoltre, l’illuminazione e 74 ventilatori.

Ora che è iniziato il periodo di chiusura del Traforo del Monte Bianco, saranno posticipati o ridotti al minimo i cantieri lungo le strade alternative. Questo per evitare ulteriore intasamento in una situazione già problematica, che rischia di apportare conseguenze negative anche per l’economia del territorio.

Traforo del Monte Bianco chiuso: le alternative

Per chi intende superare il Monte Bianco in auto per raggiungere la Francia o rientrare in Italia, la chiusura del traforo impone di valutare percorsi alternativi, anche se il rischio di imbattersi in code è concreto. Raggiungere il confine tra i due paesi è possibile sia da tratti autostradali sia attraverso strade statali.

Nel primo caso, si consiglia di ricorrere al telepedaggio per sveltire le procedure ai caselli d’ingresso. Attenzione: il servizio non è previsto per il pedaggio dei trafori. In attesa delle ore 22.00 del 18 dicembre, momento della riapertura, le alternative possibili sono:

  • Traforo del Frejus (T4): è l’altro grande tunnel tra Italia e Francia. Lungo quasi 13 km, collega Bardonecchia e Modane e si raggiunge dall’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Esiste dal 1980 e corre parallelo al traforo ferroviario.
  • Traforo del Gran San Bernardo (T2): più vicino al Monte Bianco rispetto al Frejus, collega Italia e Svizzera ed è lungo quasi 6 km. Inizia da Saint-Rhémy-en-Bosses, a cui si perviene dal raccordo autostradale tra A5 e SS27, e sbuca a Bourg-Saint-Pierre. Per passare in Francia si deve poi raggiungere Martigny.
  • Colle del Piccolo San Bernardo: a sud-ovest del Monte Bianco, è un valico italo-francese tra La Thuile e Séez. Ci si arriva dalla SS 26 che inizia a Chivasso (Torino), svoltando a Pré-Saint-Didier, poco prima di Courmayeur. È transitabile solo con veicoli leggeri e può essere chiuso per neve.
  • Col des Montets: per chi arriva da Chamonix, sul versante francese, questo passo consente di arrivare in Svizzera a Martigny e da lì raggiungere il Gran San Bernardo. Come il precedente, è soggetto a chiusure per neve e si può percorrere solo con veicoli leggeri.