Nella zona di Passo Rolle, il trekking del Cristo Pensante è tra i più belli delle Dolomiti: scopri insieme a Moveo cosa sapere per una escursione indimenticabile!

Il Trentino Alto Adige offre alcuni dei percorsi di trekking più belli in Italia: quella del Cristo Pensante è un’escursione di interesse storico, naturalistico e panoramico davvero suggestivo, che puoi percorrere senza grosse difficoltà, anche se il dislivello finale è notevole, con i suoi 2.333 metri slm.

Il percorso del trekking

Il trekking del Cristo Pensante è un percorso ad anello di media difficoltà e dall’alto impatto emotivo.
Il passaggio attraverso il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, la vista dalla vetta del Monte Castellazzo, con la statua del Cristo Pensante, la croce di legno e i resti delle trincee della grande Guerra, suggeriscono profonde meditazioni.

Il percorso inizia da Passo Rolle verso la Baita Segantini, ma può iniziare anche da quest’ultima, dal momento che è collegata a Passo Rolle con un bus navetta.

Il sentiero del trekking del Cristo Pensante parte da qui e attraversa i pascoli alti della Val Venegia per poi seguire il versante nord del Monte Castellazzo. La salita segue una mulattiera costruita durante la Prima Guerra Mondiale e porta alla cima, a 2.333 metri di altezza.

Il sentiero del rientro è più veloce e va verso Capanna Cervino fino a Passo Rolle, ma è anche un po’ più impegnativo: la discesa infatti è caratterizzata da un ghiaione ripido ed esposto. Chi soffre di vertigini sceglie di rientrare dal percorso dell’andata.

Il tempo totale del trekking è di circa tre ore, per una lunghezza di 6,4 chilometri e un dislivello di 350 metri.

Come sempre quando pratichi un’attività come il trekking in montagna, il nostro consiglio è di prendere in considerazione un’assicurazione infortuni per la tua serenità.

Cima del Monte Castellazzo: la statua del Cristo Pensante

La vetta del Monte Castellazzo è un balcone panoramico sulle Dolomiti che ti lascerà senza parole mentre osservi le Pale di San Martino, il Lagorai e la Catena di Cima Bocche.

È qui che troverai la statua del Cristo Pensante, posata nel 2009 e realizzata in marmo bianco dallo scultore Paolo Lauton. L’idea però è del campione di ski-orienteering e maestro di nordic walking Pino Dellasega, che era stato affascinato da una statuina in legno di un Cristo Pensante acquistata in Polonia nel 1983.

Tempo dopo Dellasega, proprio in Val Venegia, rimase colpito da due incontri molto particolari: uno con dei frati francescani che scendevano a valle cantando, e l’altro con un uomo musulmano che pregava rivolto verso la Mecca in mezzo al Pian della Vezzana.

Fu allora che Dellasega intuì che la natura porta istintivamente alla preghiera, alla riflessione e alla meditazione e si ricordò di quella statuina in legno che teneva sopra la stufa di casa.

La statua del Cristo Pensante è una rappresentazione di riflessione e ricerca interiore: il trekking che ne porta il nome è un cammino aperto a tutti e in particolare a chi cerca nella natura un canale di meditazione.

Ai piedi della statua una lastra riporta una frase di Madre Teresa di Calcutta: «Trova il tempo di pensare, trova il tempo di pregare, trova il tempo di sorridere».