Il treno si prende una rivincita importante in Francia. Per distanze equivalenti e di corto raggio si useranno i treni al posto degli aerei: una scelta che incentiva l’uso di un mezzo più sostenibile e che potrebbe fare scuola in Europa. Niente più voli quindi ma solo spostamenti su rotaia? Sì, anche se è soltanto l’inizio di un percorso che si preannuncia lungo.
Incassato il via libera della Commissione europea, Parigi vieterà i voli a corto raggio a favore dello spostamento in treno meno impattante in termini di emissioni di gas serra. Per adesso i paletti imposti sono relativi alla percorrenza chilometrica e oraria, all’interno dei confini nazionali, ma potrebbe essere soltanto la fase sperimentale di un prossimo effetto domino. Se così fosse, gli altri Paesi sono davvero pronti a questa inversione di tendenza?
Treno sì aereo no: le motivazioni della scelta in Francia
Perché si è arrivati a una decisione che sembra quasi ‘anacronistica’? Beh, il ragionamento è semplice: se un treno impiega 2 ore e mezzo per arrivare a destinazione, è strettamente necessario prendere l’aereo?
Sulla base della risposta negativa, il governo francese ha presentato una proposta alla Commissione europea per proibire i voli che possono essere sostituiti da una tratta ferroviaria. L’approvazione di Bruxelles ha preso atto della motivazione di fondo: si tratta di una misura che fa bene all’ambiente, dal momento che il treno è meno inquinante rispetto all’aereo.
In particolare, l’idea è quella di dare un taglio alle emissioni eccessive di CO2 causate da voli brevi, specialmente se con scarso numero di passeggeri come nel caso di voli privati.
Quali sono le tratte vietate agli aerei e perché il treno è l’alternativa ideale
Per attuare tale misura, la proposta di legge del governo francese tiene conto di una specifica tecnica di base: l’abolizione riguarda i voli brevi nazionali su tratte che sono servite da linee ferroviarie con percorrenza entro 2 ore e mezza.
Alla luce di suddette caratteristiche sono state individuate le seguenti tratte vietate per tutte le compagnie aeree: da Parigi-Orly a Bordeaux, Lione e Nantes.
Il divieto non vale per l’aeroporto di Parigi Charles-de-Gaulle, che manterrà i voli verso Bordeaux e Nantes dal momento che il treno impiega più di 2 ore e mezza per arrivare a destinazione.
Sarà mantenuto anche il collegamento aereo Lione-Marsiglia anche se è sotto il tempo limite previsto. Il motivo è semplice: non ci sono treni sufficienti nel corso della giornata. Il miglioramento del servizio ferroviario in futuro potrebbe portare ulteriori limitazioni nei voli.
La rivoluzione francese per la mobilità: stop ad aerei e monopattini?
La Francia ha in caldo diverse novità in ambito di mobilità sostenibile. La scelta del treno a discapito dell’aereo ne è un esempio, ma non è l’unico. In questi giorni i risultati del referendum sui monopattini a Parigi sta facendo discutere. Anche in questo caso è una scelta controtendenza rispetto alle esperienze europee, dove i mezzi elettrici condivisi sono centrali per la mobilità sostenibile.
Se l’amministrazione seguirà le indicazioni della popolazione, che si è espressa chiaramente con il 90% dei voti a favore del divieto di noleggio, Parigi diventerebbe la prima capitale europea senza monopattini in sharing.
Treni in Europa: tutti in carrozza!
Il cambio di rotta della Francia è sotto osservazione da parte di tutti gli stati membri. La sensibilità verso la sostenibilità degli spostamenti è adesso molto diffusa e i voli sempre più frequenti fanno riflettere sul prezzo nascosto che tutti noi paghiamo in termini di inquinamento.
Del resto, però, se da un lato ci sono le improcrastinabili esigenze dell’ambiente dall’altro ci sono quelle del risparmio del viaggiatore: se è vero che i treni hanno emissioni di 6 volte inferiori rispetto agli aerei è altrettanto vero che possono costare fino al 49% in più (fonte organizzazione dei consumatori Which?).
Urge quindi trovare un compromesso. E qualcosa si sta già muovendo a livello europeo. Ecco qualche esempio:
- Lufthansa (Germania): il servizio Express Rail permette ai viaggiatori di raggiungere su rotaia l’hub di Francoforte, aeroporto con il maggior traffico aereo d’Europa.
- Thalys, Delta e KLM (Paesi Bassi): incentivazione per i clienti che scelgono tratte ferroviarie inferiori alle 2 ore di percorrenza, come quella tra Bruxelles e Amsterdam, al posto di un volo di 45 minuti.
- Treni low-cost: abbonamenti a basso costo e addirittura biglietti gratuiti per certe fasce di popolazione e su certi itinerari, anche nuovi, in Germania e in Spagna.
In Italia gli spostamenti ‘su gomma’ battono sia treno che aereo
Rispetto ad altri Paesi europei, in Italia il treno ha ancora la sua convenienza economica. Specialmente se si è pronti a cogliere l’occasione di promozioni e sconti, riservati per esempio a chi prenota in anticipo.
Tanta strada è ancora da fare, però, come sottolinea il rapporto Pendolaria 2023 di Legambiente: dal 2010 al 2020, sono stati fatti più investimenti sulle infrastrutture per il trasporto su gomma che su ferro.
Nella corsa lunga verso la decarbonizzazione il treno può fare la sua parte anche in Italia a patto che il tema del trasporto su rotaia diventi davvero una priorità, rafforzando il servizio ferroviario regionale e realizzando tranvie urbane e linee suburbane.