I treni storici italiani sono un’interessante eredità del patrimonio ferroviario del Paese. Molti di questi treni sono ancora in funzione oggi e offrono esperienze uniche ai viaggiatori. Dal Piemonte alla Sicilia, grazie a queste antiche locomotive si può godere dei panorami più belli d’Italia a bordo di carrozze che riportano indietro le lancette del tempo.
Il treno storico del Monferrato in Piemonte
Dalla stazione di Torino Porta Nuova ci si imbarca per un viaggio nel meraviglioso territorio collinare delle Langhe, a bordo del treno storico del Monferrato. Quest’ultimo è tra i treni storici più rinomati. Un vero e proprio treno a vapore restaurato, composto da carrozze d’epoca risalenti agli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Il treno attraversa le colline del Monferrato, terra di vini pregiati e del tartufo bianco. Sono previste alcune fermate tra Asti, città dello spumante, e Nizza Monferrato.
Un viaggio nel mondo del vino
Altre soste sono previste a Torino Lingotto e Castagnole delle Lanze. Il viaggio termina nella stazione di Canelli. Qui, è possibile visitare le aziende vinicole tradizionali più importanti e scoprire le “cattedrali sotterranee”, che altro non sono che antiche cantine scavate nel tufo, che si snodano in circa 20 km di percorso sotto il livello del suolo. Il Monferrato è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO e visitarlo a bordo di un antico treno a vapore, accomodati sugli originali sedili di legno, è un’esperienza da non perdere.
Il Sebino Express in Lombardia
Il Sebino Express parte da Milano Centrale alla volta del Lago D’Iseo. Il treno è a vapore e le sue belle carrozze anni ’30 sono quelle originali, tutte perfettamente conservate. L’itinerario del treno Sebino giunge nella zona della Franciacorta, ricca di vigneti, passando da Treviglio e Bergamo. Giunge poi alla stazione di Paratico. Da qui, si arriva facilmente, a piedi, a Sarnico, piccola cittadina sulla sponda bergamasca del Lago D’Iseo, famosa per le ville Liberty e per i cantieri nautici. Il Sebino consta di una prima classe con sedili in velluto e di una seconda classe con panchine di legno. Si ritorna a Milano Centrale nel pomeriggio.
La Transiberiana d’Italia in Abruzzo
Il viaggio con la Transiberiana d’Italia comincia dalla stazione di Sulmona, in provincia dell’Aquila, e prosegue in alta quota. Il treno attraversa il Parco Nazionale della Maiella, passando per le rinomate località di Roccaraso, Peligna, Campo di Giove e Carovilli. Guardando dai finestrini della Transiberiana d’Italia, si può godere di paesaggi spettacolari, che ricordano le grandi distese americane. Si giunge, poi, in borghi nei quali si degustano prodotti enogastronomici imperdibili. La Transiberiana d’Italia consta di carrozze risalenti agli anni ’30 e ’50, chiamate “centoporte” (perché ve ne è una per ogni scomparto) e “corbellini” (dal nome del suo progettista). Si rientra a Sulmona ripercorrendo lo stesso itinerario dell’andata.
L’Archeotreno in Campania
In Campania c’è l’Archeotreno, chiamato così perché collega siti archeologici come Pompei e Paestum, dichiarati patrimonio dell’UNESCO. Dopo la partenza dalla stazione di Napoli Centrale, si fa una breve sosta a Pietrarsa, dove si visita il Museo Nazionale Ferroviario. Dopodiché, si prosegue per il Cilento, per visitare Paestum. Da lì, si riparte per Napoli. L’Archeotreno, con carrozze centoporte risalenti agli anni ’30 del secolo scorso e sedili in legno, attraversa un percorso indimenticabile. Ci si affaccia dai finestrini e si ammira il Vesuvio che si staglia sul Golfo di Napoli. Poi, arrivati nei siti archeologici, ci si immerge nella storia, andando ancora più indietro nel tempo. Il treno rientra a Napoli Centrale nel pomeriggio.
Il Trenino Verde in Sardegna
Il Trenino Verde in Sardegna offre diversi itinerari, ciascuno con un percorso unico e suggestivo. Il treno attraversa l’entroterra della Sardegna, passando per cime imponenti, campagne, vigneti e boschi. Questa è la linea turistica più antica d’Europa, di 438 km, e offre ben 5 itinerari, tutti da scoprire, che si snodano dal nord al sud dell’isola:
- Il primo è quello che va da Palau a Tempio Pausania, che attraversa tutta la Gallura, dal mare alla montagna;
- Il secondo itinerario è Macomer-Bosa, che attraversa Sindia, Tresnuraghes e Nigolosu e giunge a Bosa Marina;
- Il terzo itinerario è quello di Mandas-Laconi, un percorso di 37 Km, che dura circa 2 ore e 45 minuti;
- Poi, c’è quello di più lungo di Mandas-Seui, sulla la linea di Arbatax, di 72 Km, che dura 4 ore;
- L’ultimo è Arbatax-Gairo, che passa per Tortolì, Elini, Lanusei, Arzana, Villagrande e termina la sua corsa a Gairo.
Il Treno del Barocco in Sicilia
A bordo di una locomotiva antica, con carrozze centoporte, si parte, nei mesi estivi, dalla stazione di Siracusa, per un viaggio che tocca alcune tra le città barocche, patrimonio dell’UNESCO, più importanti dell’isola: Noto, Scicli, Modica e Ragusa. Una tratta ferroviaria affascinante, che giunge fino alla Val di Noto, tra campi e mare. Il rientro è in serata presso la stazione di partenza, cioè Siracusa.