Continua il lavoro sui tunnel di Elon Musk, prossimo passo sarà completare il collegamento sotterraneo della città di Las Vegas, per poi allargarsi ad altre metropoli degli Stati Uniti
Si chiamano loop. Sono i tunnel di Elon Musk, pensati come risposta al traffico insostenibile delle città. Tutto è nato da un tweet del dicembre 2016. “Il traffico mi sta facendo impazzire – scrisse Musk su Twitter – Sto per costruire una macchina per fare tunnel e iniziare a scavare.”
Chi scava i tunnel di Elon Musk
Da quella che sembrava una boutade è nata una compagnia di proprietà dello stesso Musk, The Boring Company, con lo scopo di bypassare il traffico cittadino attraverso una rete di tunnel sotterranei. Il loop, nella definizione della The Boring Company, è “un sistema di trasporto pubblico sotterraneo completamente elettrico, a emissioni zero e ad alta velocità in cui i passeggeri vengono trasportati a destinazione senza fermate intermedie.”
Prima fermata, Las Vegas
Il primo progetto attivato in questo ambito è il loop che transita sotto i padiglioni del Convention Center (LVCC) di Las Vegas, teatro del CES, uno dei principali eventi al mondo dedicato alla tecnologia. Infatti il progetto è stato pensato specificamente per grandi convention dalla sua apertura nell’aprile del 2021. Stando ai dati forniti dalla The Boring Company, il loop LVCC consiste in una galleria di circa 2,7 km costruita circa in un anno. Costo 47 milioni di dollari.
Il progetto del loop LVCC consiste nello spostamento delle persone a bordo di Tesla che viaggiano a 50 km/h portando i passeggeri a destinazione. Gli inizi non sono stati, a dire il vero, positivi, con un incidente di percorso immortalato da un video nel gennaio dello scorso anno, quando nei tunnel di Elon Musk si creò una fila di Tesla che tenne i visitatori imbottigliati…nel traffico!
Sicuramente un duro colpo alla credibilità del progetto, che però sembra aver fatto dei passi in avanti. Ci sono comunque ancora margini di miglioramento in termini di capienza dei mezzi (sulle automobili Tesla c’è ovviamente il limite dei 4 passeggeri per mezzo) e di automazione (con l’abbattimento dei costi tramite l’utilizzo di sistemi di guida automatici al posto della guida umana).
Completato il loop LVCC, si sta lavorando per unirlo alla rete che coprirà la città di Las Vegas nella sua interezza. Il Vegas Loop, che a tutt’oggi è in costruzione, prevede l’unione del loop LVCC a tutte le estensioni future (si parla di 51 stazioni totali). Collegherebbe i resort lungo la Strip (La Las Vegas Boulevard South), l’aeroporto internazionale Harry Reid, l’Allegiant Stadium e il centro di Las Vegas.
I prossimi sviluppi
Quando sarà completo, quello di Las Vegas sarà il primo loop a collegare un’intera metropoli. La Boring intanto si sta muovendo per estendere il servizio ad altre grandi città degli Stati Uniti. Tra alti e bassi, tra apprezzamenti e critiche, il progetto dei tunnel di Elon Musk dunque prosegue. Sotto molte forme. Sebbene Bloomberg abbia riportato nel novembre scorso che il tunnel inaugurale del progetto Hyperloop (il treno supersonico a levitazione magnetica teorizzato da Musk nel 2013) abbia lasciato il posto ad un parcheggio per i dipendenti, sull’idea hanno continuato a lavorare in tanti. La Cina ha effettuato dei test un mese fa, e anche l’Italia ha una sua startup dedicata allo sviluppo del lavoro sull’Hyperloop, Hyperloop Italia.