Secondo le stime di Coldiretti/Ixe’, nell’estate 2023 tre italiani su quattro hanno scelto di visitare uno dei circa 5.500 piccoli borghi presenti in Italia.
In occasione del XV Festival nazionale dei borghi più belli d’Italia, svoltosi a Lucignano, Coldiretti/Ixe’ hanno reso noto un bilancio del turismo estivo e delle preferenze degli italiani. È emerso che il 72% dei cittadini (tre su quattro) ha scelto di visitare uno dei circa 5.500 piccoli borghi del Bel Paese. Un dato emblematico di quanto il turismo sostenibile, godibile a ritmi lenti, sia sempre più apprezzato. Entriamo nel dettaglio.
I piccoli borghi, mete turistiche dove il tempo si è fermato
Capaci di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale ed enogastronomico unico, i borghi più belli d’Italia sono diventati ormai tra i luoghi da visitare preferiti dagli italiani. Lo conferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, presente al Festival: «La vacanza nei piccoli borghi, da sempre fortemente caratterizzati dalla presenza dell’agricoltura, rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale».
I piccoli Comuni in Italia, quelli sotto i 5.000 abitanti, ospitano il 16,5% della popolazione nazionale, ma al tempo stesso rappresentano il 54% dell’intera superficie italiana (secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat). Gli ampi margini di accoglienza residenziale contentono a queste aree rurali di abbracciare il turismo: non a caso, sono scelte sia come meta turistica vera e propria come come destinazione di gite.
E per quanto riguarda le strutture ricettive? Secondo Terranostra e Campagna Amica, nei borghi è presente una rete composta da 25.400 aziende agrituristiche italiane, in grado di mettere a disposizione più di 249mila posti letto e 532mila coperti per il ristoro. Più di tutto, gli ospiti degli agriturismi apprezzano una qualità, ovvero la capacità di mantenere inalterate nel tempo le tradizioni enogastronomiche.
In Italia ci sono ancora delle perle “nascoste”
I piccoli paesi d’Italia rappresentano un tesoro di cultura e bellezza paesaggistica impareggiabile. Posizionati tra le vette montuose, a picco sulle coste o nascosti nelle verdi valli, questi angoli di paradiso regalano ai turisti momenti indimenticabili tra usanze, racconti popolari, prelibatezze gastronomiche e vini di qualità. Ciascuno di questi luoghi conserva con orgoglio tutto un patrimonio culturale pronto per essere esplorato. Alcuni godono già di una certa fama, come Ronciglione, eletto borgo dell’anno 2023, altri sono borghi ancora da scoprire, poco conosciuti. Ogni regione ha i propri! Qui di seguito vi diamo qualche nome.
I borghi più belli nel Nord Italia
Tra i borghi più belli del Piemonte troviamo Castagnole delle Lanze, Volpedo e Mombaldone. In Val d’Aosta abbiamo La Salle, Saint Vincent e Bard, mentre le Cinque Terre sono tra i borghi liguri più apprezzati.
Alcuni borghi della Lombardia da visitare sono Morimondo, Sabbioneta e l’incantevole Bellano; invece, in Trentino troviamo Vigo di Fassa e Riva del Garda. In Veneto abbiamo Asolo, Arquà Petrarca e Portobuffolè; mentre in Friuli abbiamo Palmanova e Gradisca d’Isonzo. In Emilia Romagna citiamo Brisighella e Bobbio.
I borghi più belli in Centro Italia
Nelle Marche abbiamo Arcevia, Cingoli e Corinaldo, mentre in Umbria si trovano Castiglione del Lago, Norcia e Spello. Pontremoli, Anghiari e Cortona sono solo 3 dei tanti borghi toscani che varrebbe la pena visitare, mentre Amatrice, Subbiaco e il già citato Ronciglione si trovano nel Lazio.
I borghi più belli in Sud Italia
I più bei borghi in Abruzzo includono Casoli, Navelli e Opi, mentre in Molise ci sono Fornelli, Frosolone, Oratino e Sepino. La Campania ospita Atrani, Summonte e Castellabate. Acerenza, Maratea e Venosa sono tra i borghi da visitare in Basilicata, invece in Puglia si trovano Peschici, Locorotondo e Alberobello, solo per citarne 3. Tra i più pittoreschi borghi della Calabria figurano Civita, Aieta e Rocca Imperiale, mentre in Sicilia abbiamo Buccheri, Parrini e Sperlinga. Infine, in Sardegna troviamo Pula, Calasetta e Budoni.