È sufficiente introdurre soltanto il 20% di veicoli connessi nelle realtà urbane d’Europa per risparmiare fino al 18% di emissioni di anidride carbonica. Questa e altre soluzioni di smart mobility contribuirebbero a migliorare nettamente la situazione ambientale delle città dell’Unione.

Lo sostiene Qualcomm Europe attraverso lo studio commissionato all’Università di Kaiserslautern-Landau, in Germania. Un paese in cui, tra l’altro, il risparmio di emissioni inquinanti toccherebbe anche il 24%.

Quindi, un significativo passo avanti verso la riduzione dell’impatto ambientale legato ai trasporti, fonte principale di gas serra. Obiettivo che la Commissione Europea ha stabilito al 90% entro il 2040.

I vantaggi dei veicoli connessi

I veicoli connessi sono in grado di raccogliere dati sulla mobilità urbana e sulle condizioni di circolazione, in ogni momento. Integrati con gli altri sistemi di smart city, diventano quindi un elemento fondamentale per muoversi nelle città del futuro.

Essi offrono infatti importanti informazioni non solo per chi guida, ma anche per le amministrazioni che vogliono introdurre soluzioni innovative per la gestione della città. Il tutto a vantaggio della qualità della vita e della sostenibilità ambientale.

Grazie anche allo sviluppo di tecnologie quali il 5G, le auto connesse rappresentano inoltre un fondamentale incentivo per la sicurezza stradale, in quanto agevolano i flussi di traffico e avvertono su problemi legati a emergenze, lavori e pericoli.

Meno inquinamento e traffico più veloce

Secondo l’indagine dell’Università di Kaiserslautern-Landau, l’aumento dei veicoli connessi sulle strade urbane europee porterebbe alla riduzione dei tempi di almeno 15 ore all’anno nelle ore di punta. In tal modo, le emissioni calerebbero in media fino al 18%, con miglioramento di qualità dell’aria e della vita.

Qualcomm supporta le case automobilistiche impegnate nella progettazione e nella realizzazione di veicoli connessi di ultima generazione implementando le soluzioni automotive Snapdragon Digital Chassis. Soluzioni che vanno dall’abitacolo digitale  all’assistenza alla guida, per una sempre maggior automazione del veicolo.

«I risultati di questo studio – afferma Enrico Salvatori, senior vice president di Qualcomm Europe – dimostrano come la tecnologia possa contribuire a ridurre le emissioni e rende il trasporto stradale più efficiente e sostenibile, senza compromettere la sicurezza degli utenti della strada. Vuole essere una pietra miliare verso una diffusa adozione della mobilità connessa e un trasporto stradale più verde».

Per una smart city green ed efficiente

Oltre ai veicoli connessi, il lavoro prende in considerazione altri elementi cardine delle smart city, come segnali stradali dinamici, instradamento e semafori intelligenti. La finalità è migliorare l’efficienza degli spostamenti, ottimizzando i tempi di viaggio e ridurre sempre di più le ore perse nel traffico.

I responsabili dell’ateneo tedesco hanno messo in campo un approccio basato sui dati di dettagliate simulazioni di traffico in città selezionate nei 27 stati membri della UE. L’indagine prevede che tali realtà urbane, con popolazione che va da meno di 100.000 a più di 500.000 abitanti, possano riscontrare benefici già con il solo 20% di auto connesse. Su tutti, abbattimento delle emissioni e circolazione più efficiente.

Come spiega l’accademico Hans D. Schotten, lo studio dimostra «l’impressionante potenziale delle app di mobilità connessa per ridurre l’impatto ambientale nell’ambito dei trasporti. Si apprende che già semplici combinazioni tra tali applicazioni e tassi realistici di penetrazione dei veicoli connessi consentono di ottenere riduzioni significative delle emissioni, senza compromettere sicurezza e comfort dell’automobilista».