Viaggi aerei low cost addio? Se guardiamo la tendenza al rialzo vertiginoso delle tariffe aeree, la risposta è ‘scontata’ (almeno quella). Il 2023 potrebbe segnare in tutta Europa il tramonto definitivo dell’idea di volare pagando quanto la corsa di un taxi. I motivi? Più di uno.

Gli aumenti dei viaggi aerei riguardano indifferentemente le tratte a corto e lungo raggio. In Francia – che incentiva i treni al posto degli aerei sulle tratte brevi – il prezzo medio di un biglietto è incrementato del +23,6% rispetto al 2022 (statistiche del Ministero della Transizione Ecologica), mentre in UK l’incremento è stato del +18% (fonte sito di prenotazioni online Kayak). Aumento del prezzo del carburante, scioperi, ma anche la ‘riscossa’ del treno tra le principali cause di questo fenomeno.

Perché volare costa di più?

La guerra Ucraina-Russia ha impattato pesantemente sul costo delle importazioni del carburante. Lo ha confermato il CEO di EasyJet, Johan Lundgren, all’Agence France-Presse: il petrolio ha avuto un’impennata di prezzo del +71% su base annua con conseguente +31% per la tariffa media di un volo EasyJet.

La scarsità delle materie prime sul mercato ha aggravato la situazione causando un innalzamento del costo di manutenzione dei vettori e l’impossibilità di costruire nuovi velivoli. I principali players, Airbus e Boeing, proveranno entro il 2023 a completare le consegne, ma comunque le compagnie aeree si troveranno con flotte sottodimensionate. Motivo per cui il CEO di Boeing ha recentemente dichiarato che i ritardi nella produzione comporteranno un taglio di 9.000 posti per i passeggeri nell’estate 2023.

Eppure, la domanda non manca: la voglia di tornare a volare è forte dopo le recenti restrizioni pandemiche. E proprio la discrepanza tra domanda e offerta è un ulteriore motivo per cui oggigiorno viaggiare low cost in aereo è più difficile: i tagli ai voli e al personale hanno mandato in tilt diversi scali, tanto che alcuni aeroporti, come Schiphol di Amsterdam e Heathrow di Londra hanno dovuto contingentare il numero di viaggiatori.

In ultimo, c’è da considerare il giro di vite a livello legislativo da parte dell’UE che ha imposto limiti severi per la riduzione di emissioni dei voli. Per rispettare tali parametri servono velivoli più efficienti, difficili da costruire come già spiegato. Inoltre, le compagnie sono obbligate a compensare la loro impronta di carbonio acquistando il corrispettivo sotto forma di carbon credits. Complicato in queste condizioni, riuscire a offrire un servizio di qualità a prezzo economico.

Come trovare viaggi aerei low cost nel 2023?

Il quadro non è dei più incoraggianti per i milioni di persone che, negli ultimi anni, si sono abituate a prendere l’aereo a prezzi super convenienti. Le cose cambieranno nel prossimo futuro? Probabilmente no, stando alle previsioni del CEO di EuroWings, Jens Bischof che per i motivi sopra esposti ipotizza un aumento del 20% per il prezzo dei voli durante l’alta stagione 2023.

Lo stesso Bischof però prova a dare consigli per fare viaggi aerei low cost nei prossimi mesi. Per quanto tali suggerimenti siano mirati al Regno Unito, vale la pena approfondire per provare a risparmiare:

  • Voli last minute. Ora che l’incertezza per la pandemia si è attenuata, molti viaggiatori cercano biglietti economici con prenotazione sotto data e senza eccessivo anticipo;
  • Strumenti online. Il sito Kayak consente di ricevere avvisi sui prezzi, mentre il sito di comparazione Skyscanner ha una funzionalità, in fase sperimentale, che aiuta a individuare il giorno più economico per prenotare;
  • Momento giusto. Per chi ha libertà di spostamento, volare prima dell’estate permette di tagliare il costo del viaggio: all’inizio di giugno in UK si arriva a risparmiare fino al 44% sui voli, mentre alla fine di luglio i prezzi saliranno alle stelle (dati di Kayak). Per quanto riguarda i giorni della settimana da evitare il sabato, mentre il martedì per i voli europei e il mercoledì per le rotte a lungo raggio hanno le tariffe medie più economiche.

Quali sono le alternative ai viaggi aerei low cost?

Da low a slow il passo è breve, ma segna in realtà un passaggio radicale per il comparto turistico. Il numero di persone che usano gli aerei per i trasporti nazionali è in netto calo, per due principali motivi: gli aumenti delle tariffe dei biglietti e la consapevole scelta di soluzioni più sostenibili.

Lo dimostra il movimento Flight Shame che ha preso campo nel Nord Europa: manifestazione di un sentire diffuso, sostenuto da scelte strategiche a livello politico ed economico.

I Paesi europei stanno investendo in infrastrutture ferroviarie e il treno si sta già prendendo la sua rivincita in Francia, Spagna e Italia, dove dovrebbe essere prossimo l’arrivo di operatori ferroviari a basso costo.

Se da un lato gli investimenti renderanno più conveniente viaggiare su rotaia, dall’altro la riscossa del treno apre nuove frontiere per le tendenze turistiche. Come la riscoperta di un viaggio lento che inizia già prima di arrivare a destinazione, scegliendo mete a medio raggio, o magari preferendo un mezzo di viaggio tipo C’era una volta, per esempio lungo uno degli itinerari dei treni storici italiani.

Senza dimenticare che la possibilità di trasportare facilmente sul treno la propria bicicletta è una forma di sinergia perfetta per la crescita, già evidente, del cicloturismo in Italia.