Gli aeroporti del futuro sono destinati a un’evoluzione che vedrà avanzare di pari passo le innovazioni tecnologiche e i requisiti di sostenibilità sempre più impellenti. In questo articolo i trend che cambieranno il nostro modo di viaggiare.
Non solo i singoli servizi di mobilità migliorano continuamente per stare al passo con le esigenze degli utenti, ma anche i luoghi sono destinati a cambiare nei prossimi decenni per adeguarsi a un mondo che nel prossimo futuro chiederà sempre più sostenibilità e innovazioni.
Tecnologia, sostenibilità e nuove esigenze di viaggio infatti sono destinate a trasformare radicalmente il futuro del trasporto aereo, ma questo non sarà possibile senza un aggiornamento massivo dei punti critici del settore aeronautico: gli aeroporti.
I 5 trend per gli aeroporti del futuro
Dopo che l’OMS ha dichiarato la fine dell’emergenza Covid, il turismo è ripartito, ma la ripresa non sarà duratura né sostenibile dal punto di vista ambientale senza un importante cambiamento degli aeroporti.
Secondo le proiezioni dell’associazione di categoria Airports Council International (ACI) World, gli aeroporti dovranno accogliere un traffico passeggeri globale quasi triplicato, che arriverà a circa 19 miliardi nel 2040. Si tratta di un compito arduo considerando che, secondo il report Oliver Wyman, le partenze puntuali nei 20 principali aeroporti mondiali nel 2022 sono diminuite di quasi il 10% rispetto ai livelli pre-pandemia.
Allo stesso tempo gli aeroporti devono contribuire a raggiungere l’obiettivo Net Zero dell’industria aeronautica entro il 2050, anche se gli stessi generano non più del 5% delle emissioni di carbonio totali del settore.
Sono scadenze che potrebbero sembrare lontane, ma la portata della sfida richiede che i lavori inizino ora. Il report The Evolution of Airports dell’Oliver Wyman Forum aiuta a tracciare una rotta da seguire e identifica cinque megatrend che daranno forma agli aeroporti del futuro.
1. Obiettivo Net Zero
Gli aeroporti svolgeranno un ruolo chiave nella riduzione dell’impronta di carbonio di questo settore, anche se le loro emissioni dirette ne rappresentano una frazione. In questo decennio gli aeroporti devono dare priorità all’efficienza energetica, al passaggio a fonti di energia rinnovabile, come quella solare ed eolica, e allo sviluppo di sistemi di illuminazione e raffreddamento più efficaci, dal momento che rappresentano quasi la metà del loro consumo energetico.
Un esempio virtuoso è quello dell’aeroporto internazionale Fort Worth di Dallas, che ha abbracciato molte di queste strategie ed è diventato recentemente il primo aeroporto carbon neutral del Nord America e che ora mira a raggiungere lo status di zero emissioni nette entro il 2030.
Un ulteriore passo verso la transizione ecologica dipenderà dagli sviluppi tecnologici.
Entro il 2040, gli operatori aeroportuali dovranno aumentare i carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF), il che richiederà significativi investimenti pubblici e privati sostenuti da incentivi governativi. Dovrebbero anche collaborare con i governi per promuovere uno spazio aereo con free-route per consentire alle compagnie aeree di scegliere rotte più efficienti dal punto di vista energetico e iniziare a introdurre tecnologie a idrogeno e aerei elettrici a corto raggio.
Entro il 2050 gli aeroporti dovrebbero aver raggiunto il Net Zero grazie a queste tecnologie e diventare essi stessi produttori di energia per il proprio fabbisogno.
2. Innovazione tecnologica
I progressi nella biometria, nell’intelligenza artificiale, nell’automazione e in altri strumenti tecnologici stanno già contribuendo a migliorare l’efficienza degli aeroporti. L’aeroporto internazionale di Dubai ad esempio utilizza il riconoscimento facciale per collegare i passeggeri ai propri passaporti e velocizzare le fasi di check-in, imbarco e dogana.
Questi strumenti richiedono un maggiore sforzo in materia di sicurezza informatica, ma secondo i sondaggi i passeggeri sono pronti: quasi il 45% infatti esprime la volontà di condividere i dati biometrici per un’esperienza più fluida e il 68% è favorevole alla digitalizzazione dei documenti di viaggio.
Per rendere standard questa tecnologia entro il 2050, gli aeroporti devono collaborare con il settore pubblico per uniformare i processi doganali e sviluppare regole comuni per la condivisione sicura dei dati.
3. Collegamenti sempre più ampi tra mezzi di trasporto diversi
Per innovarsi e raggiungere al contempo gli obiettivi di sostenibilità, gli aeroporti dovranno investire in collegamenti migliori ed efficienti con le reti di trasporto pubblico, sia per le merci che per le persone.
I collegamenti tra i treni ad alta velocità con l’aeroporto diventeranno sempre più importanti, soprattutto in Europa, dove probabilmente molti Paesi seguiranno l’esempio della Francia nel vietare voli verso destinazioni raggiungibili in treno in due ore e mezza.
Investire sui veicoli elettrici e a guida autonoma inoltre consentirà un utilizzo sempre più personalizzato del trasporto pubblico, che sarà adeguato alle necessità dei passeggeri.
4. Personalizzazione della client experience
Un’innovazione coordinata degli aeroporti dovrebbe portare anche a una migliore esperienza per il cliente. Entro il 2050, la digitalizzazione consentirà un viaggio su misura dall’inizio alla fine, con i passeggeri che riceveranno informazioni personalizzate in tempo reale, comode lounge con cibo e bevande, e-commerce in loco disponibili con un’app, fino al passaggio diretto dal marciapiede o dalla piattaforma della metropolitana al proprio sedile in aereo.
Gli operatori, nel frattempo, sfrutteranno la crescita per espandere i servizi e sviluppare reti di intrattenimento, centri commerciali e hotel: una formula in cui un aeroporto rappresenterebbe sia destinazione che centro economico.
5. Evoluzione della forza-lavoro
Anche il tipo di forza-lavoro dovrà adattarsi alle innovazioni tecnologiche, e questo sarà possibile agendo su un doppio binario: da una parte assumendo personale con competenze ingegneristiche, digitali e di sicurezza informatica per gestire operazioni sempre più high-tech e dall’altra migliorando il servizio verso il cliente da parte degli assistenti di viaggio.
La carenza di manodopera iniziata sulla scia della pandemia da Covid persiste nel settore dell’aviazione e minaccia di limitare la capacità di soddisfare la crescente domanda di viaggi.
Guardando al futuro, man mano che l’intelligenza artificiale e le altre tecnologie trasformeranno le operazioni aeroportuali, i ruoli della forza lavoro si biforcheranno e le competenze richieste saranno più specializzate: i lavoratori a contatto con i passeggeri dovranno migliorare le proprie skills nel servizio clienti, mentre il personale operativo dell’aeroporto avrà bisogno di maggiori competenze nelle nuove tecnologie, sia digitali che informatiche, e nella cybersecurity.
Non solo: per garantire la competitività degli aeroporti, il settore dovrà anche dare priorità ad attrarre e incentivare la forza lavoro diversificata e multitasking della Gen Z. In questo contesto, sarà necessaria la collaborazione con il mondo accademico per creare interesse in un settore che vedrà i processi sempre più automatizzati a scapito delle interazioni umane.
Come appariranno gli aeroporti del futuro?
Gli investimenti dovranno venire organizzati in modo capillare: dalla transizione ecologica, alla biometria e alla robotica per i viaggi contact-less, alle connessioni senza soluzione di continuità con i treni ad alta velocità, fino ai veicoli autonomi e agli aerotaxi. Tutti questi elementi insieme potranno migliorare le prestazioni e trasformare radicalmente gli aeroporti, che potrebbero diventare delle vere e proprie piccole smart city.