Dopo le carte d’imbarco e i biglietti di aerei e treni, in un prossimo futuro anche gli altri documenti per viaggiare potrebbero diventare digitali. Con la digitalizzazione, i documenti di viaggio cartacei lasceranno il posto a formati elettronici di cui disporre direttamente dal proprio smartphone.
L’iniziativa renderebbe più sicuri e pratici gli spostamenti tra i Paesi dell’Unione Europea, e anche al di fuori dagli stessi. Ma in cosa consiste la digitalizzazione dei documenti di viaggio? E come può influire sulle future modalità di spostarsi?
La digitalizzazione dei documenti di viaggio
Le tecnologie digitali sono sempre più presenti in tutte le attività del vivere quotidiano. Dal mondo del lavoro a quello della scuola, passando per la gestione delle pratiche burocratiche, fino ai settori della medicina, dell’agricoltura e dello sport. E anche il panorama dei viaggi non fa eccezione.
Oltre a poter usare applicazioni per prenotare voli aerei in pochi clic e piattaforme online per organizzare ogni tipo di vacanza, o addirittura vivere tour interattivi dal proprio pc grazie alla realtà virtuale applicata al turismo, anche l’aspetto legato alla gestione dei documenti necessari per viaggiare potrà beneficiare dell’uso del digitale.
A riconoscere gli aspetti positivi della digitalizzazione dei documenti di viaggio è, in particolare, la Commissione Europea che, come annunciato nell’ambito della strategia Schengen del 2011, lavora per semplificare spostamenti e attraversamento di frontiere, mirando a un formato digitale per i documenti comune a tutti i paesi europei.
Digitalizzare i documenti di viaggio: cosa ne pensano i cittadini europei
Proprio per approfondire i rapporti tra le innovazioni tecnologiche e il turismo del futuro, e in particolare per sondare cosa pensano i cittadini europei rispetto all’impiego di documenti elettronici al posto di quelli fisici, la Commissione Europea ha affidato ad Eurobarometro il compito di svolgere un apposito sondaggio.
I risultati chiave della rilevazione, conclusasi a giugno scorso e aperta a tutti i cittadini dell’UE, hanno evidenziato un atteggiamento estremamente favorevole verso la digitalizzazione dei documenti di riconoscimento per viaggiare ed anche verso l’introduzione di credenziali di viaggio digitali (DTC) unificate.
Ben il 68% degli intervistati, infatti, si è detto favorevole all’uso di documenti digitali per i viaggi extra-Schengen, e ben il 66% dei partecipanti alla survey vorrebbe disporre di un’applicazione unica per le credenziali digitali, comune a tutti i paesi europei.
I vantaggi dei documenti digitali per i viaggi
I motivi che rendono desiderabile la digitalizzazione dei documenti di viaggio si collegano all’incremento di praticità, sicurezza e semplicità che ricadrebbe sulle procedure di spostamento tra i paesi.
I documenti digitali possono infatti rendere più veloci le operazioni alle frontiere, come i controlli delle identità, gli imbarchi, la consegna e il ritiro dei bagagli.
Al contempo potenzierebbero la sicurezza degli spostamenti, all’interno e al di fuori dell’Area Schengen, rendendo più certa e rapida l’identificazione delle persone.
Da non sottovalutare, inoltre, le ripercussioni positive che la digitalizzazione documentale, intensa anche in senso lato, comporta su sostenibilità e ambiente, grazie alla riduzione di materiale cartaceo da produrre e poi smaltire.
Infine, i documenti digitalizzati sono più pratici da portare con sé. Sempre disponibili online, utilizzabili da dispositivi come smartphone e simili, sostituirebbero il passaporto e altri titoli, che richiedono maggiore attenzione per non essere persi, dimenticati e tenuti a portata di mano nelle varie fasi di un viaggio.
I possibili problemi della digitalizzazione dei documenti di viaggio
In uno scenario ancora in divenire, accanto ai possibili benefici derivanti dall’uso dei documenti di viaggio in versione digitale, emergono anche alcune preoccupazioni.
Queste sono legate principalmente alla necessità di tutelare la privacy e i dati personali dei viaggiatori. Di importanza fondamentale saranno infatti le misure da attivare per impedire, ad esempio, il furto dei dati, il loro uso improprio, o anche l’accesso e la divulgazione involontari degli stessi.
Un ulteriore aspetto da non sottovalutare dovrà poi essere quello relativo alla possibilità che tutti i cittadini, di qualsiasi età ed estrazione sociale, siano in grado e messi nelle condizioni di accedere a internet, device e documenti online. Una nuova sfida, dunque, per il digital divide che in molti paesi, compresa l’Italia, rappresenta ancora un fenomeno che richiede di essere ridotto.
Altro punto di attenzione è poi rappresentato dalle possibilità di malfunzionamento di software e dispositivi al momento dei controlli o dell’utilizzo delle credenziali digitali di viaggio.