Negli ultimi anni abbiamo assistito all’accelerazione della transizione verso la micromobilità. Sempre più persone ricorrono ai veicoli a due ruote, elettrici e non, e ai servizi di sharing. Molte città si stanno impegnando per la sostenibilità, ma alcune analisi segnalano la necessità di un maggiore impegno per riprogettare il tessuto urbano.
La micromobilità elettrica ha stimolato il traffico di mezzi a due ruote per le strade delle città. Nonostante la nota positiva per quanto riguarda il trasporto green, sono emersi alcuni problemi di sicurezza ai quali è importante porre rimedio. L’Osservatorio Focus2R ha presentato un report al riguardo, promosso da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, che ha visto la partecipazione di 94 amministrazioni comunali.
Micromobilità in crescita: i dati del settimo rapporto dell’Osservatorio Focus2R
Il settimo rapporto dell’Osservatorio Focus2R rivela la situazione attuale della micromobilità in tutte le città italiane che hanno partecipato alla ricerca. I dati sono stati raccolti attraverso la proposta di un questionario, inviato nel 2021, a 106 Comuni capoluogo. Sono state 94 le amministrazioni che hanno risposto e hanno permesso di realizzare un’importante fotografia delle politiche di micromobilità urbana adottate dalle grandi città italiane. I Comuni hanno compilato anche l’usuale questionario di Legambiente sull’Ecosistema Urbano.
Biciclette, e-bike e bike sharing
I dati emersi sono piuttosto positivi e mostrano un’evidente crescita dell’interesse dei privati per i mezzi a due ruote, sia elettrici che non elettrici. In particolare, si segnalano quasi 2 milioni di biciclette vendute, con una crescita del 5% per le e-bike. Ad aumentare sono anche il numero di prelievi totali all’anno (+7%), la percentuale di comuni in cui sono presenti punti di ricarica elettrici per biciclette a pedalata assistita, la disponibilità di piste ciclabili (9,8 metri per 100 abitanti), e le proposte di sharing mobility.
L’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility registra poi un incremento anche per quanto riguarda bici ed e-bike sharing.
Milano, Firenze, Torino, Padova e Bologna coprono, da sole, il 71% dell’intera offerta di biciclette in bike sharing di tutti i capoluoghi. Queste città hanno registrato circa un milione di prelievi, con il primato del capoluogo lombardo che è arrivato a ben 4 milioni. Rispetto al 2020 vi è stato un incremento del 7% di prelievi.
Aumentano i servizi legati ai monopattini
Il rapporto Focus2R sulla micromobilità segnala una consistente crescita dei servizi legati ai monopattini. Dati alla mano, si può notare che il 41% delle città che hanno risposto al questionario ha un servizio di sharing di monopattini elettrici. Roma è prima in classifica, con 14.500 unità, poi Milano con 5.250 veicoli e Reggio Emilia, con 1.600 unità. I Comuni che registrano, invece, un maggiore uso dei monopattini elettrici sono Bari e Pescara, con 1.569.435 e 592.002 prelievi annui.
Micromobilità e sicurezza: ancora pochi gli investimenti
Questi numeri fanno ben sperare per quanto riguarda lo sviluppo della micromobilità. Unica tendenza negativa: il poco investimento sulla sicurezza da parte di molti Comuni. Solo il 39% delle città che hanno partecipato al questionario ha indicato la priorità degli interventi in merito a questo tema. La micromobilità è fondamentale per rendere le città più green e vivibili ma è altrettanto importante rendere più sicuri i nuovi veicoli sostenibili.
Al momento, ad esempio, le regole per i monopattini elettrici non comprendono – ancora – obblighi per i maggiorenni di indossare strumenti di protezione come il casco. Tuttavia, sono allo studio segnali acustici di allerta universali per rendere questi mezzi più riconoscibili e, quindi, sicuri.