Bari è una città ricca di storia, cultura e attrazioni. Il capoluogo pugliese ha infatti molto da offrire: dai monumenti storici come il Castello Svevo e il Teatro Petruzzelli, fino ai suggestivi scorci con vista sul mare, senza dimenticare i locali in cui gustare la cucina locale. Se vuoi scoprire tutte le sue bellezze ma hai poco tempo a disposizione, noleggiare un monopattino elettrico a Bari è la soluzione ideale per partire alla scoperta dei luoghi più caratteristici della città in modo eco-sostenibile, pratico e veloce.
Monopattini elettrici a Bari: la soluzione ideale per visitare la città nel rispetto dell’ambiente
«Ci Parigi tenève u màre, avèv’a ièsse na piccòla Bbàre» è un antico adagio popolare barese che per i non addetti ai lavori significa che se «Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari». Un modo simpatico, molto comune nel capoluogo pugliese, per dire che la città ha tante cose da offrire e non ha nulla da invidiare alle grandi capitali europee.
Bari, conosciuta come la Porta d’Oriente, grazie alla sua lunga tradizione di scambi commerciali, è un luogo ricco di storia, cultura e tradizioni, con un centro storico antichissimo che rappresenta un vero gioiello da scoprire. La città nella quale riposano le reliquie di San Nicola, protettore dei bambini, è una meta consigliata soprattutto a chi ama il buon cibo, i sapori del Mediterraneo e l’antica arte della conversazione. Qui, infatti, è difficile non imbattersi in un bar o in una trattoria dove chiacchierare con i locali e assaggiare i piatti tipici, come le orecchiette alle cime di rapa o il famoso panzerotto.
Per godere appieno tutte le bellezze che offre Bari, il noleggio di un monopattino elettrico è la soluzione ideale. Questo mezzo di trasporto, oltre a farti risparmiare tempo prezioso e ad evitarti le seccature del traffico o del parcheggio, è anche ecologico, dunque rispettoso dell’ambiente, e ti offre la comodità di spostarti in autonomia alla scoperta della città, scegliendo la durata del noleggio a seconda delle tue esigenze.
Il noleggio monopattino elettrico a Bari è un modo divertente e originale di scoprire angoli affascinanti della città, come la Piazza del Ferrarese o le spiagge meravigliose che circondano il capoluogo pugliese. Inoltre con un monopattino elettrico potrai visitare anche luoghi meno conosciuti ma altrettanto suggestivi che nascondono un grande fascino, come i vicoli di Bari Vecchia o le strade più antiche della città.
Insomma, grazie al monopattino elettrico potrai esplorare la il capoluogo pugliese senza fatica, scoprendo i tesori della sua storia e assaporando l’atmosfera autentica e vivace di una delle più affascinanti città d’Italia.
Non ti resta che aprire l’app di Google Maps e inserire i riferimenti del nostro itinerario per partire alla scoperta di Bari. Il mezzo non è dotato di un supporto per il cellulare? Allora puoi indossare gli auricolari per seguire le indicazioni del navigatore, ma prima regola il volume così da non distrarti durante la guida.
Ti ricordiamo inoltre che per guidare i monopattini elettrici sono in vigore nuove regole: mantieni sempre un comportamento sicuro e consapevole, rispetta i limiti di velocità previsti e indossa i dispositivi di protezione come caschi e luci.
Dalla stazione di Bari Centrale al famoso Teatro Petruzzelli
La prima parte del tour in monopattino elettrico per le strade di Bari parte da Bari Centrale, la principale stazione del capoluogo pugliese, punto di riferimento ideale per muoversi nella città, e si conclude al Castello Svevo, ma in mezzo c’è tanto da scoprire.
La nostra prima tappa è il Teatro Petruzzelli, il maggiore teatro di Bari e il quarto più grande d’Italia, situato nel pieno centro della città, sul cui palcoscenico sono vengono rappresentati ogni anno i i grandi classici del repertorio lirico e sinfonico, senza dimenticare il balletto e le grandi produzioni musicali. Forse non sai che il Teatro Petruzzelli nel 1991 fu gravemente danneggiato da un incendio, ma nel 2009 è tornato al suo splendore originale, dopo un attento lavoro di restauro che l’ha riconsegnato al pubblico nella sua antica bellezza. Ti consigliamo di dare un’occhiata agli appuntamenti del calendario e magari prenotare un biglietto per assistere a uno spettacolo: fidati, non te pentirai! A poca distanza dal Teatro Petruzzelli, percorrendo prima Corso Cavour e poi il Lungomare Imperatore Augusto, raggiungi un altro teatro storico della città di Bari, il Teatro Margherita, situato di fronte l’ex mercato del pesce, riaperto nel dicembre 2018 dopo un lungo restauro e riconvertito in museo di arte contemporanea. Qui vale la pena fermarsi anche solo per fare una foto all’esterno dell’edificio, le cui influenze stilistiche si richiamano all’architettura Beaux-Arts. La facciata è infatti caratterizzata da un ampio arco affiancato da due torri con sovrastanti pinnacoli, da grandi finestre delimitate da lesene con capitelli corinzi, da cornici marcapiano e dall’aggettante cornicione di coronamento.
Dal Teatro Margherita al Castello normanno-svevo
Salutiamo il Teatro Margherita e dirigiamoci verso Piazza Federico II di Svevia, dove si trova l’imponente fortezza situata ai margini della città vecchia, ovvero il Castello normanno-svevo, conosciuto anche come u Castídde in dialetto barese, ancora oggi circondato dall’antico fossato che corre lungo tre lati, fatta eccezione per la fascia settentrionale, un tempo bagnata dal mare. Vuoi scoprire l’anima più autentica di Bari? Dopo la visita al Castello, imbocca strada ArcoBasso, la cosiddetta Via delle Orecchiette, e lasciati conquistare da uno dei luoghi più incredibili della città, dove passato e presente si incontrano e fondono in un’atmosfera magica. In questa stradina, diventata famosa in tutto il mondo, troverai le signore che la abitano intente a preparare chili e chili di orecchiette fresche da acquistare e portare a casa come souvenir.
Vuoi concederti una pausa a base di piatti tipici prima di proseguire il tour in monopattino elettrico? Nel centro storico di Bari non mancano certo locali e taverne dove assaggiare le delizie della cucina locale e respirare la baresità più verace che ti strapperà sempre un sorriso. Ti suggeriamo di segnare in agenda l’osteria Le Travi, in Largo Chiurlia 70, l’osteria Vini e Cucina, Strada Vallisa 23, e Maria delle Sgagliozze, Strada delle Crociate 13. Naturalmente, non si può visitare il capoluogo pugliese senza fermarsi a mangiare un panzerotto, simbolo della tradizione e dello street food di Bari. In questo caso, l’indirizzo giusto è Da Zazzà, in Via Martínez 9, che offre panzerotti con varie farciture, dai classici pomodoro e mozzarella a quelli con le rape o con la ricotta squant (ricotta forte), un prodotto caseario tipico pugliese. E per una merenda golosa non puoi non provare il gelato artigianale di Gelateria Gentile, in Piazza Federico II di Svevia.
Da Piazza Federico II di Svevia alla Basilica di San Nicola
Dopo la sosta gastronomica, riprendiamo il nostro viaggio in monopattino elettrico e dirigiamoci verso il Fortino di Sant’Antonio eretto come torre di difesa probabilmente a partire dal XIV secolo. Danneggiato nel 1463, il Fortino fu oggetto di lavori di ristrutturazione durante il regno di Isabella D’Aragona e Bona Sforza nell’ambito del rinnovamento del sistema difensivo della città. Seguiranno altri lavori di manutenzione nel corso dei secoli, fino a quelli del 1994 conclusi sei anni più tardi con la restituzione del Fortino alla cittadinanza in una nuova veste: oggi, infatti, la struttura ospita mostre, dibattiti e incontri pubblici ai quali tutti possono partecipare gratuitamente. Dalla vecchia torre di difesa, uno degli elementi più caratteristici della muraglia che circonda Bari Vecchia, puoi godere di una vista eccezionale sul lungomare e ammirare la città da uno dei punti più alti.
Lasciamo il Fortino di Sant’Antonio per raggiungere l’ultima tappa di questo viaggio in monopattino elettrico a Bari: uno dei luoghi simbolo della città, ovvero la Basilica Pontificia di San Nicola, uno degli esempi più significativi di architettura del romanico pugliese nonché punto d’incontro tra la spiritualità d’Oriente e d’Occidente. La Basilica di San Nicola è un monumento ricco di storia, di arte e di sacralità, un luogo che non puoi assolutamente perderti durante una visita a Bari. Oltre alla maestosità della facciata, dalle linee semplici e sobrie, la Basilica offre al visitatore un percorso suggestivo, ricco di opere d’arte e di raffinate decorazioni, che uniscono la grandezza dell’architettura e dell’arte romanica alla magnificenza del barocco pugliese e napoletano.
I tre musei più interessanti di Bari a portata di monopattino elettrico
Bari è una città che racchiude al suo interno un enorme patrimonio culturale, con tanti musei che conservano tra le loro mura oggetti antichissimi testimoni del passato. L’ideale per comprendere al meglio la cultura e la storia del capoluogo pugliese è quindi una visita ai tre musei più interessanti della città, tutti facilmente raggiungibili con il monopattino elettrico partendo dalla stazione di Bari Centrale.
Museo archeologico di Santa Scolastica
Noto anche come museo archeologico di Bari, è stato istituito nel 1875 e aperto al pubblico il 18 maggio 1890. Il museo di Santa Scolastica, dista poco meno di 10 minuti dalla stazione di Bari Centrale e ha sede presso il complesso dell’omonimo e antico monastero, incorporato in un bastione delle mura cittadine, nel cuore della città vecchia. Al suo interno custodisce circa 30.000 reperti, testimonianze di oltre 4000 anni di storia del territorio, dalla Preistoria al Medioevo. Nell’antico refettorio puoi ammirare i gioielli della Collezione Polese, composta da circa 2000 pezzi in gran parte rinvenuti durante i lavori di costruzione della linea ferroviaria Bari-Taranto, soprattutto nella città di Bari e nella zona di Monte Sannace, mentre la sala al primo piano è dedicata ai Peucezi ed è articolata per temi per illustrare i vari aspetti della civiltà indigena della Puglia centrale, dall’età arcaica a quella ellenistica. Alla preistoria e protostoria in terra barese sono invece destinate due sale, mentre nelle aree riservate a Iapigi e Greci nella Puglia antica, è esposta una significativa selezione delle produzioni ceramiche indigene e greche, databili tra VI e III secolo a.C. Da non perdere anche le sezioni dedicate all’Archeologia di Bari e l’ambiente che ospita una selezione di reperti che raccontano com’era la vita all’interno del monastero. Visitare il Museo archeologico di Santa Scolastica è un’esperienza che ti consigliamo di non perdere perché equivale a fare un viaggio a ritroso nel tempo, dall’800, attraverso il Medioevo, fino alla Protostoria e ai segreti dell’edificio che ospita il museo.
Pinacoteca metropolitana di Bari “Corrado Giaquinto”
Istituita il 12 luglio del 1928, la pinacoteca racconta l’articolato panorama della cultura artistica pugliese e con il monopattino elettrico, partendo dalla stazione centrale di Bari, puoi raggiungerla in circa 5 minuti. La Pinacoteca “Corrado Giaquinto” è collocata al 4° piano dello storico Palazzo della Provincia di Bari e puoi accedervi dall’ingresso principale, sul Lungomare Nazario Sauro, oppure dall’ingresso laterale su via Spalato. Il materiale esposto comprende una sezione medievale, dipinti veneti provenienti da chiese della regione, dipinti pugliesi del XV e XVI secolo, dipinti napoletani o di scuola napoletana dei secoli XVI-XVIII, un prezioso nucleo di dipinti del Giaquinto e una prestigiosa raccolta di pittura dell’Ottocento a cui si aggiungono i preziosi dipinti della Collezione Grieco. Degni di nota sono anche il nucleo di ceramiche, di produzione pugliese del Sei e Settecento, e il grande presepe Caleno consistente in circa 500 figure e suppellettili risalenti ai secc. XVIII-XX. Oltre alle collezioni permanenti, durante l’anno la Pinacoteca ospita anche mostre temporanee ed eventi, come presentazioni di libri, conferenze, appuntamenti del ciclo “Arte e Musica”, seminari, convegni ed incontri formativi.
Sacrario dei caduti d’oltremare
Se credi che per conoscere la storia non basta studiarla sui libri, non devi perderti una visita al Sacrario dei caduti d’oltremare, situato a circa 10 minuti di monopattino elettrico dalla stazione Bari Centrale, in via Gentile nel quartiere Japigia. Il secondo Sacrario più grande d’Italia dopo quello di Redipuglia, in Friuli-Venezia Giulia, è uno spazio dedicato alla memoria dei caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale. Custodisce infatti le spoglie dei militari italiani, 40.000 dei quali ignoti, provenienti dai territori dove operarono le truppe italiane durante i due conflitti che sconvolsero il corso della storia del Novecento: Balcani, Africa settentrionale e Orientale, Mediterraneo. Qui sono inoltre conservati i resti di militari e civili deceduti in campi di concentramento o di lavoro dell’ex Repubblica Democratica Tedesca. Il sacrario è circondato da un ampio parco dove oltre ai vari monumenti commemorativi è stata collocata una campana, donata da enti e associazioni combattentistiche di Bari e della Puglia che al tramonto batte nove solenni rintocchi a ricordo di tutti i Caduti. All’interno della struttura, oltre alla sala video, alla sala liturgica e a varie salette commemorative è presente anche un vasto museo storico con cimeli e documenti che vanno dalla campagna d’Eritrea del 1882 alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Street art a Bari: a bordo del monopattino elettrico tra i murales più belli della città
L’arte a Bari si respira in ogni angolo, anche fuori dai luoghi che tradizionalmente la custodiscono e ospitano. Il capoluogo pugliese, infatti, è cosparsa di bellissimi murales realizzati dai migliori artisti del mondo della street art italiana ed estera che hanno contribuito a rendere Bari una città ricca di creatività ed espressione. Partendo dalla stazione centrale, con il tuo monopattino elettrico, puoi andare alla ricerca dei più bei murales disseminati nella città. Ecco una selezione di quelli da non perdere:
- Faro di Angela Matarrese, Massimo Lembo e Mariella Valerio, in Zona San Cataldo;
- #Eastwest di Maupal, su una palazzina dell’Acquedotto pugliese in piazza Diaz;
- Il Trittico di San Nicola di Ozmo, poco fuori dal sottovia Quintino Sella;
- I murales del progetto QM – Quartiere museo San Paolo realizzati da artisti pugliesi, italiani e internazionali sulle palazzine Arca;
- Ennio Morricone e Nuovo Cinema Paradiso di Angela Matarrese in collaborazione con i cittadini volontari di RetakeBari, in via Quintino Sella;
- La ciclatera di Giuseppe D’Asta in collaborazione con i cittadini volontari di RetakeBari, in prossimità del mercato coperto del quartiere San Girolamo;
- Raffaella Carrà di Giuseppe D’Asta e associazione RetakeBari, con il coinvolgimento degli adolescenti che frequentano i centri socio-educativi della città, sul muro del sottopasso Duca degli Abruzzi;
- San Nicola di Mario Roselli, nel quartiere San Paolo;
- Omaggio a Gino Strada ed Emergency di Daniela Giarratana, Nadia Gelsomina, Amalia Tucci e del collettivo di giovani artisti, guidati da Daniela Sersale, presidente dell’associazione “Artesana” di Triggiano, sul muro di via Duca degli Abruzzi;
- Il murales di Devil69 al Parco Rossani.
Dove mangiare la migliore focaccia barese? 3 forni da raggiungere comodamente con il monopattino elettrico
Se a Bari il panzerotto è il re dei fritti, la focaccia è di certo la regina della gastronomia, un vero e proprio culto che ha origini antiche. Ogni buon forno di Bari, infatti, propone una focaccia diversa, dagli impasti e dai sapori unici ma con l’ingrediente principale sempre lo stesso: l’olio extravergine d’oliva pugliese. Per provare la vera focaccia barese, non c’è niente di meglio che tuffarsi nei forni storici della città, dove puoi arrivare comodamente con il monopattino elettrico e assaporarla appena sfornata. Ecco alcuni forni da non perdere:
Panificio Fiore: si trova in Strada Palazzo di Città al civico 38 a due passi dalla Basilica di San Nicola. È uno dei panifici più conosciuti tra i vicoli di Bari Vecchia nonché uno dei luoghi storici della città, dove puoi gustare la classica focaccia barese che ti farà innamorare a ogni morso, ma anche il goloso calzone alla cipolla e i deliziosi prodotti da forno tipici del territorio;
Panificio Santa Rita: è un altro storico panificio del borgo antico e si trova in Strada dei Dottula, 8. Nel 2021 ha tagliato il traguardo dei 100 anni, ma il tempo non ha intaccato la qualità dei prodotti che qui realizzano, tra cui una focaccia davvero squisita, morbida e croccante allo stesso tempo, sfornata a tutte le ore della giornata per la gioia di grandi e piccini;
Panificio Santa Teresa: siamo sempre nel cuore della città vecchia, in Strada Santa Teresa dei Maschi al numero 10. Aperto nel 1948, quello di Santa Teresa è l’ultimo forno a ruota della città, che utilizza ancora oggi l’antico forno circolare cosiddetto “a ruota”. Per farlo funzionare, i fornai ruotano una leva che aziona un meccanismo, il quale fa girare una grande piattaforma riscaldata all’interno del forno, in modo che pane e focaccia non siano esposti direttamente alle fiamme in modo da garantire una cottura uniforme.
L’itinerario del mare di Bari in monopattino elettrico
Arte, storia e cultura enogastronomica, ma non solo: quando parli di Bari, non puoi dimenticare il mare che la circonda. Il lungomare attraversa buona parte della città, connettendo le zone San Girolamo e San Giorgio, è scegliere di percorrerlo a bordo del monopattino elettrico ti permette di conoscere il capoluogo pugliese da una prospettiva diversa. Per vivere appieno l’esperienza, segui questo itinerario alla scoperta di alcune delle tappe più caratteristiche e lungo la strada concediti una sosta con un pezzo di focaccia accompagnato, rigorosamente, da una Peroni ghiacciata, proprio come vuole la tradizione barese.
Da Pane e Pomodoro a Nderr La’Lanz: Pane e Pomodoro è la spiaggia più famosa di Bari, poco distante dal centro della città, punto di riferimento per cittadini e turisti. Pare che il nome derivi Pare derivi dal fatto che un tempo qui, quando la spiaggia non era attrezzata come oggi, fossero coltivate delle piante di pomodoro: chi frequentava la spiaggia era solito cogliere i succosi frutti per fare uno spuntino a base di pane e pomodoro tra un bagno e l’altro. Dalla spiaggia è possibile godere di un bellissimo panorama dove spiccano i profili del teatro Margherita e della Basilica di San Nicola, senza dimenticare l’altissimo campanile della cattedrale di San Sabino e Bari Vecchia con la sua muraglia. Da Pane e Pomodoro, percorrendo il lungomare a bordo del tuo monopattino elettrico, in una manciata di minuti puoi raggiungere un luogo iconico del capoluogo pugliese: Nderr La’Lanz, dove gustare dell’ottimo pesce crudo appena pescato accompagnato, anche in questo caso, da una Perone ghiacciata al punto giusto. Il termine “lanz” in dialetto viene utilizzato per indicare le barche in legno. Un tempo, i pescatori che arrivavano qui, attraccavano le loro barche e buttano a terra il pesce da vendere. Chi lo acquistava diceva di averlo comprato Nderr a La’lanz, cioè ai “piedi delle barche”, un nome che oggi questa zona della città porta con orgoglio.
Da Nderr La’Lanz alla Fiera del Levante: lasciamoci alle spalle Nderr a La’lanz e proseguiamo in direzione dello storico Faro di San Cataldo che con i suoi circa 66 metri di altezza domina la costa ed è considerato uno dei più alti d’Italia. Costruito nel 1869 il faro è ancora oggi in piena attività ed è un punto di riferimento fondamentale per i pescatori e tutte le imbarcazioni che solcano il mare di Bari. L’area del faro, e più precisamente il Molo di San Cataldo, è stata protagonista di un importante avvenimento storico: proprio qui infatti, il 3 agosto 1904, fu inaugurato il primo collegamento radiotelegrafico via etere con la città di Antivari in Montenegro, sulla costa adriatica opposta, ad opera di Guglielmo Marconi. Dopo aver ammirato il faro da vicino, puoi dirigerti verso la Fiera del Levante, il cui ingresso principale e su Lungomare Starita, 4. Nel corso dell’anno il quartiere fieristico ospita circa trenta manifestazioni internazionali tra esposizioni, congressi ed eventi.