Da poco si è finalmente tornati a viaggiare, e molti scelgono di farlo in maniera più consapevole e sostenibile, prediligendo i piccoli paesi e i borghi della nostra splendida Italia. Incantevoli centri arroccati sul mare o sulle colline, così vicini ma anche così sconosciuti ai più, sorpassati per molto tempo a livello turistico dalle località più ambite e famose. Ogni regione italiana vanta un patrimonio inestimabile – e forse non ancora così noto – di piccoli centri e borghi unici al mondo, che offrono paesaggi superbi, natura rigogliosa e patrimoni artistici ineguagliabili. Oggi vi accompagniamo alla scoperta di quelli che, secondo noi, sono i dieci borghi più belli della Puglia. Di alcuni avrete già sentito parlare, di altri meno: quello che importa è che tutti, nessuno escluso, sono meritevoli di essere visitati almeno una volta nella vita, per respirare a pieni polmoni l’eccezionale atmosfera di sole, mare e vento che si può vivere solo in questa magnifica regione.

Quali sono i borghi più belli d’Italia in Puglia?

«O Puglia Puglia mia tu Puglia mia / Ti porto sempre nel cuore quando vado via / E subito penso che potrei morire senza te / E subito penso che potrei morire anche con te». Nessun altro compendio di parole come quelle di una famosa canzone di Caparezza potrebbe riassumere meglio l’atmosfera che si respira e si vive visitando la Puglia. L’incantevole regione situata nel tacco della nostra penisola a forma di stivale, tanto amata per i suoi borghi da favola e paesaggi da cartolina, si insinua letteralmente nel corpo e nell’anima di coloro che decidono di trascorrervi qualche giorno alla scoperta di luoghi mozzafiato e tradizioni incontaminate.

Il Sud Italia è pieno di paesi unici nel loro genere, tutti da scoprire: dopo i borghi più belli della Campania, partiamo ora alla volta dei paesi più belli della Puglia da visitare almeno una volta nella vita. Passare una giornata immersi nelle limpide acque del Mediterraneo, passeggiare nei vicoli dei caratteristici borghi pugliesi, provare i sapori delle tradizionali pietanze locali sono solo alcune delle tante attività rilassanti e divertenti che offre questa meravigliosa regione, e che, volenti o nolenti, rimarranno inevitabilmente scolpite nel cuore.

Per facilitare la programmazione di un viaggio in Puglia a chi sceglie di partire in famiglia, in coppia o con gli amici, abbiamo preparato una lista dei dieci borghi a nostro avviso più belli, iniziando da nord e terminando a sud. Alcuni sono famosi, altri meno chiacchierati ma non per questo meno attraenti: siete pronti per un delizioso assaggio di sule, mare e ientu?

Il borgo di Pietramontecorvino

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Pietramontecorvino

La nostra panoramica dei borghi più belli della Puglia inizia nella verde vallata del Gualdo degli Unici, tra campi di girasoli e silenziose pale eoliche. Siamo a Pietramontecorvino, un piccolo paese di origine bizantina nella provincia di Foggia, che sventola la bandiera arancione del Touring Club d’Italia.
La visita può iniziare dal caratteristico centro storico, chiamato Terra Vecchia, che mantiene ancora intatta la sua indole medievale: abitazioni in tufo, vie antiche e i resti di quelle che un tempo erano mura difensive. La Torre Normanna è l’unico torrione, alto 30 metri, rimasto a testimoniare l’antico sistema di protezione. Durante la passeggiata nel centro capiterà di imbattersi anche nelle tre porte, le uniche rimaste in piedi, che un tempo permettevano di accedere alla città: la Portella, Porta Alta e la porta di Santa Caterina. Chi ama visitare chiese e luoghi sacri non potrà perdersi una visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel XII° secolo, caratterizzata da una mescolanza di stili che non passerà di certo inosservata agli occhi più esperti: medioevo, barocco e rinascimento si fondono nelle logge, nel presbiterio, negli altari e nei mosaici, annoverando la chiesa tra i monumenti più importanti di Pietramontecorvino. La torre campanaria, che si erge al fianco della chiesa, si collega tramite una cinta muraria al complesso del Palazzo Ducale, risalente al Duecento, in cui si può trascorrere qualche ora visitando i tre piani aperti al pubblico, il giardino pensile e i cortili.
Alla fine del tour, ritagliarsi una cena a base delle tipiche orecchiette alle cime di rapa in una trattoria all’aperto sarà un modo piacevole e appagante di terminare la giornata.

Il borgo di Peschici

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Peschici

A circa 120 km da Pietramontecorvino, in direzione Parco Nazionale del Gargano, il bellissimo borgo di Peschici si erge, bianco e romantico, su un promontorio affacciato sull’Adriatico.
Questo piccolo centro della provincia di Foggia vanta splendide spiagge di sabbia e acqua cristallina, antichi trabucchi – le tipiche macchine da pesca su palafitta – e una moltitudine di sentieri in mezzo al verde, che ogni anno richiamano, a ragione, gli amanti del mare e della natura. Il borgo risale, dalle notizie storiche in nostre mani, al X secolo d.C., quando gli Schiavoni, una popolazione di origine slava, si insediarono nella zona. Per via del terreno arenario in cui sorgeva l’accampamento, gli slavi iniziarono a chiamarlo Pesclizio, che significa “sabbioso” (da qui deriva, appunto, Peschici). Dagli anni Sessanta del novecento Peschici acquistò fama turistica grazie alle numerose strutture ricettive che iniziarono a sorgere per via delle sue incantevoli spiagge, sia libere che attrezzate. Quelle più conosciute, che non si possono perdere se vi si capita d’estate, sono Marina di Peschici e la Spiaggia di Jalillo, collegate l’una all’altra tramite un ponte, dove è possibile fare immersioni e surf approfittando delle azzurre e limpide acque dell’Adriatico. Il centro storico del borgo è un piccolo dedalo di stradine e casette bianche, dove sarà piacevole passeggiare ammirando le tradizionali botteghe di artigiani che creano oggetti in terracotta. Da visitare è sicuramente il Castello bizantino a picco sul mare, che risale al 970 d.C. e ricostruito più di una volta a seguito delle invasioni turche. Da qui si gode di una meravigliosa vista sul mare azzurro e, all’interno del castello, si possono visitare le diverse stanze, inclusa la sala delle torture. Non solo il castello, ma anche diverse torri costiere furono erette nel Cinquecento a scopo difensivo: ora si può ammirare quella di Monte Pucci, che è la torre che si è meglio conservata. La passeggiata alla scoperta di Peschici non termina qui, perché è doveroso proseguire verso l’Abbazia di Santa Maria di Calena, risalente al IX secolo, e la Chiesa di Sant’Elia, costruita verso il 1200 con le pietre marmoree delle vicine cave. Anche i trabucchi, le tipiche palafitte adibite alla pesca, sono certamente degni di essere ammirati.
Alcuni di loro sono stati ristrutturati e convertiti in ristoranti, in cui si può gustare il ciambott, l’ottima zuppa di pesce locale accompagnata da un calice di fresco Fiano di Puglia in un tavolino affacciato sul mare.

Il borgo di Locorotondo

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Locorotondo

Spostandoci nella provincia di Bari, in quella magnifica zona che è la Valle D’Itria – conosciuta anche come Valle dei Trulli -, si arriva quello che sembra uscito dalla più bella favola di Walt Disney: ci riferiamo al piccolo e candido borgo di Locorotondo, immerso tra casette a cupola, vigneti e uliveti. Locorotondo si erge su una collina che abbraccia la forma circolare del paesino, caratteristica da cui ha poi origine il nome. Il paese è piccolo e si può visitare con una passeggiata di qualche ora e in qualsiasi mese dell’anno.
Quello che i turisti amano fare qui è sicuramente perdersi tra le stradine dell’antico centro storico, pieno di viottoli tortuosi e impreziositi in ogni angolo da vasi di fiori colorati, che contrastano dolcemente con il bianco delle cummerse, le tipiche abitazioni in pietra dal tetto spiovente. Grazie alla sua bellezza e particolarità, diversi registi italiani hanno scelto la suggestiva Locorotondo per girare alcune scene di film che tutti conosciamo: Sergio Rubini per Mio Cognato, Aldo, Giovanni e Giacomo per Così è la vita e Vincenzo Salemme per Baciami Piccina.
Passeggiando per il centro storico si arriva a Palazzo Morelli, il più importante esempio di arte barocca di Locorotondo costruito nel 1919, che fin dall’inizio si presenta ai visitatori in tutta la sua magnificenza con il portale d’ingresso intersecato in un arco di pietra e contornato da lavorati bassorilievi che si congiungono al centro, dove è posizionato lo stemma nobiliare della famiglia Morelli. Una volta attraversato il portone, si accede al cortile, dove inizia la visita ai tre piani del Palazzo. Un altro monumento sicuramente da non perdersi è la Chiesa di San Giorgio Martire, dedicata al patrono del paese, risalente al 1825. La facciata è completamente bianca in stile neoclassico, con il bassorilievo di San Giorgio e il drago posta sul timpano del portone d’ingresso. Una volta entrati, è possibile ammirare, attraverso delle teche di vetro inserite nella pavimentazione, i resti di una delle antiche chiese che sorgevano nella stessa area. Degno di nota è anche il dipinto dell’ultima cena del pittore Gennaro Maldarelli, che si può ammirare nella cappella, e quello della Madonna del Rosario, che porta la firma di Francesco De Mauro. Continuando la passeggiata artistica, si fa tappa alla Chiesa di San Nicola, un piccolo gioiello artistico risalente al Seicento. Entrando, si rimane subito affascinati dall’azzurra navata raffigurante gli angeli musicanti e dai particolari dettagli vivaci che contrastano con il bianco puro delle pareti. Per terminare in bellezza la trilogia delle chiese più belle di Locorotondo, se si ha ancora voglia di camminare un po’, consigliamo di fermarsi anche alla Chiesa Madonna della Catena, che si trova appena fuori dal centro abitato. Chiamata in questo modo perché un tempo vi venne ritrovata l’effigie della Madonna con Gesù Bambino che stringeva una catena, è sicuramente da visitare per la bellissima facciata bianca e i particolari decori in stucco degli interni.
Risalendo in paese ci si può fermare nell’elegante piazzetta Vittorio Emanuele per riposarsi e prendere un caffè, oppure cenare in un ristorante tipico gustando un piatto di ciceri e tria, una pasta fritta accompagnata da ceci, con un buon calice di Primitivo di Manduria. La serata continua sotto la luce dei lampioni verso la terrazza panoramica, per godersi un’indimenticabile vista sulla Valle d’Itria illuminata.

Il borgo di Alberobello

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Alberobello

Rimanendo nella Valle d’Itria, a poco meno di 10 km da Locorotondo, si arriva in uno dei borghi più belli da visitare in Puglia, immerso nel verde delle colline: stiamo parlando di Alberobello, il paesino fiabesco famoso per la sua architettura unica al mondo che gli ha valso l’inserimento nel Patrimonio Mondiale Unesco.
I trulli di Alberobello sono riconosciuti a livello mondiale per essere delle particolari e meravigliose abitazioni che non si trovano in nessun altro luogo: basse, di pianta quadrata e con facciate bianchissime, sono riparate da tetti formati da anelli di pietre nere concentriche. Risalgono al XV secolo, quando la Valle d’Itria era popolata perlopiù da contadini che dimoravano in capanne di legno con il tetto di forma conica, che man mano sono state sostituite dalle più recenti in pietra. Un fatto curioso, che forse pochi sapranno, è che la costruzione dei trulli è avvenuta interamente senza l’utilizzo della calce, che al tempo era stata bandita dal principe Acquaviva d’Aragona. Il motivo? Il principe non desiderava pagare le tasse, quindi voleva evitare la formazione di insediamenti civili in pianta stabile. La costruzione dei trulli avvenne, perciò, solo con l’utilizzo di pietre calcaree che man mano si stringevano verso l’alto per conferire alle dimore la stabilità necessaria, contribuendo alla formazione della tipica forma a cono. Anche per questo motivo i trulli sono tutti composti da una stanza, e senza piani superiori.
Fatta questa doverosa premessa sull’origine dei trulli, iniziamo la visita di Alberobello dal suo centro storico, che si divide nella zona di Rione Monti e quella di Aia Piccola. I vicoletti, nemmeno a dirlo, sono stretti e tortuosi, e svelano di tanto in tanto meravigliosi scorci da fotografare. I più fortunati potranno anche fare amicizia con qualche abitante, che sicuramente mostrerà loro l’interno della propria casa-trullo. Il quartiere più grande del centro è il Rione Monti e conta più di 1.000 trulli, oltre che ristoranti e piccoli negozi di souvenir. Percorrendo le stradine in salita del Rione si arriverà alla Chiesa di Sant’Antonio da Padova, un magnifico edificio-trullo a croce greca costruito nel 1927. A pochi minuti di passeggiata si arriva poi al Belvedere di Alberobello, un terrazzo all’aperto da cui godere di un’incantevole vista sui trulli sottostanti. Il trullo più famoso, su cui aleggia una particolare leggenda amorosa, è il Trullo Siamese, sul cui portale è riportata la data del 1400 ed è per questo considerato il più antico del borgo. Il suo diretto concorrente, chiamato il Trullo Sovrano, si trova nel rione Aia Piccola ed è l’unico trullo a due piani di Alberobello. I 14 metri della sua cupola gli sono valsi il titolo di trullo più imponente del borgo, in cui si possono anche ammirare gli arredamenti immutati di un tempo. Gli interessati alla tradizione locale potranno visitare, inoltre, il Museo del Territorio, dove ascoltare le storie delle attività produttive locali, fuse tra passato e presente, quali vinicoltura, coltivazione dei cereali e  produzione di olio. Finita la visita al Museo ci si può recare alla Basilica dei Santi Cosma e Damiano, di stile neoclassico, molto interessante da vedere per le particolari guglie che si protendono verso l’alto e le reliquie dei santi che sono conservate all’interno.
Per riposarsi un po’ dopo una giornata di passeggio tra i trulli, l’ideale è sedersi in un bar nella pittoresca Piazza del Popolo e sorseggiare un rinfrescante e meritato aperitivo all’aperto, per poi gustare cr’sciàul, la tipica lasagna col baccalà, e le pettole al miele in uno dei ristoranti del paese.

Il borgo di Polignano a Mare

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Polignano a Mare

Chi non ha mai pensato di andare, almeno una volta, a Polignano a Mare? Questo piccolo borgo bianco della provincia di Bari a strapiombo sul mare è molto conosciuto per i suoi suggestivi vicoli, la sua posizione arroccata e le sue acque cristalline. “Tra il dire e il fare, Polignano a Mare”, amano scrivere i travel blogger che visitano questo piccolo borgo e ne rimangono affascinati. Dunque anche noi non possiamo proprio evitare di parlarne e consigliarlo caldamente per una visita di almeno un giorno.
Polignano è un altro tra i borghi più belli non solo della Puglia, ma a nostro avviso di tutta Italia: le bianche casette di pietra che contrastano con il turchese del mare la fanno sembrare una piccola Santorini, e non è del tutto sbagliato affermarlo, in quanto le origini di Polignano a Mare sembrerebbero essere greche. Il centro storico medievale si presta a passeggiate romantiche, mentre le spiagge ciottolose vicine al centro cittadino sono il luogo prescelto dai turisti per scattare le fotografie più belle. La spiaggia che si trova proprio sotto il centro storico è Lama Monachile, piccola ma sempre affollata per la vicinanza e le acque limpide fin dalle prime ore del mattino. A nord di Polignano, per chi vuole spostarsi un po’, si trovano altre bellissime spiagge di sabbia fine, sia libere che attrezzate, quali Porto Contessa, San Vito e Cala Fetente. Chi passa qualche giorno nel sole di Polignano deve assolutamente fare un’escursione in barca nelle grotte marine nelle vicinanze del borgo: la Grotta delle Rondinelle, la Grotta Azzurra e Grotta Palazzese sono solo alcuni dei luoghi paradisiaci nascosti nelle rocce a ridosso del mare che offre Polignano, dove si può anche fare il bagno. Terminata la giornata al mare, nel pomeriggio, quando si rientra, si può passare per il Ponte Lama Monachile, di origine borbonica, da cui ammirare una splendida vista. Proseguendo, si passerà per l’Arco Marchesale, che un tempo era la porta di ingresso al paese e che ora divide il centro storico antico da quello più recente. Oltrepassato l’arco si arriva alla parte medievale, in cui vengono organizzate feste e sagre cittadine. Un giro rilassante per le piazzette più famose, Piazza Garibaldi e Piazza Vittorio Emanuele, porterà diretti verso la Casa dell’Orologio, la sede dell’antica Università. Il centro è anche il fulcro della movida estiva, anche se non si trovano discoteche: il luogo più gettonato per il divertimento notturno è la vicina Monopoli, ma nel borgo e nelle spiagge di Polignano si trovano tanti beach bar che spesso organizzano feste.
Se ci si capita a metà giugno, si potrà partecipare alla tradizionale Festa di San Vito, oppure, a metà luglio, alla Festa della Madonna del Carmine; e ancora, ad agosto, all’evento dedicato ai Santi Cosma e Damiano, in occasione dei quali la città si accende di luci e fuochi d’artificio. Insomma, nella meravigliosa Polignano sicuramente la parola noia è bandita.

Il borgo di Cisternino

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Cisternino

Scendiamo adesso nella provincia di Brindisi e arriviamo a Cisternino, un altro spettacolare borgo caratterizzato dal prevalente colore bianco di casette e monumenti, immerso nella zona della Murgia dei Trulli, sempre nella rigogliosa Valle d’Itria. Questo borgo incantevole viene chiamato, assieme a Locorotondo e Alberobello, la perla della Valle d’Itria per i suoi spettacolari paesaggi e la particolare architettura spontanea del centro storico. Si parla di architettura spontanea perché molti edifici del centro storico sono stati costruiti, in passato, senza l’ausilio di ingegneri o progettisti. Passando per il labirinto di vicoli del centro storico si visita la Torre Grande, eretta all’ingresso del borgo, su cui è posizionata la statua di San Nicola quale emblema di protezione, e la Chiesa madre di San Nicola, costruita nel XVI secolo dove si possono ammirare sculture e affreschi pregiati, oltre ad un antico organo. Chi ha voglia di immergersi ancor più nell’atmosfera paesana può affittare una masseria in campagna, dotata di tutti i comfort. Le masserie sono delle tipiche costruzioni rurali fortificate, circondate da ampi cortili e da campi. Le migliori sono state ammodernate e convertite in luoghi di ospitalità turistica, in cui coppie o famiglie possono passare in tranquillità qualche giorno di villeggiatura. Se si ha la possibilità di soggiornare in una masseria e si ha anche voglia di spostarsi un po’, appena fuori il centro di Cisternino si trova il Santuario della Madonna d’Ibernia, che sorge in un’area ricca di reperti bizantini, romani e medievali. Oppure si può optare per un tour in bicicletta nella campagna circostante, all’insegna della mobilità dolce, e andare alla scoperta dei tanti trulli tipici della zona.
Gli appassionati di sapori locali non potranno perdersi un assaggio nelle tante bracerie locali che servono le bombette pugliesi, un secondo piatto tipico della zona che consiste in deliziosi involtini di vitello ripieni di caciocavallo e avvolti nella pancetta. Non sentite già il profumo?

Il borgo di Ostuni

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Ostuni

Sempre in provincia di Brindisi, a circa 50 km più a sud, si trova quella che è definita “La Città Bianca” per eccellenza: ci immergiamo nel Salento più autentico, quello dove sorge Ostuni, uno dei borghi più belli della Puglia che si trova poco distante dalle rive dell’Adriatico, a 218 metri di altezza. Famosa per il suo patrimonio artistico e le candide casette che compongono il centro storico, Ostuni è la sintesi perfetta di sule, mare e ientu di cui parlavamo all’inizio.
Considerata una delle perle della penisola salentina, è caratterizzata da un affascinante centro storico e spiagge con acqua cristallina poco lontane. Le più conosciute sono, tra le tante, la Spiaggia di Pilone, Torre Guaceto, Gorgognolo e Lido Morelli e si possono raggiungere anche in autobus.
La visita al borgo di Ostuni inizia con una tappa alla Basilica Minore di Santa Maria Assunta, una cattedrale in stile gotico che risale al 1435, in cui si possono ammirare diverse opere del Settecento. Di fronte alla cattedrale si trova l’Arco Scoppa, originariamente costruito in legno ma in seguito restaurato con pietre. A pochi passi dalla Cattedrale vi è la casa con la Porta Blu, uno dei luoghi più amati di Ostuni, che sorge sul punto più alto del borgo, da cui si può ammirare il magnifico panorama sulla piana ostunese. Altri monumenti degni di visita sono sicuramente la Chiesa di San Vito Martire e l’adiacente Monastero delle Carmelitane, la Chiesa di San Giacomo di Compostela risalente al 1423 e la Chiesa di San Francesco, di epoca medievale, che custodisce il dipinto di Mosè con le tavole della legge. Per chi vuole spostarsi comodamente nel centro città, oppure per chi ha bambini, sarà divertente fare un piccolo tour a bordo dei caratteristici tuk tuk, gli ape-calesse di Ostuni, tra le vie del Borgo Antico. Poco fuori il paese, se si ha la possibilità di spostarsi, sono meritevoli di una visita il Dolmen di Montalbano, un antico monumento megalitico e, per i più appassionati di natura, il Parco archeologico e naturalistico di Santa Maria D’Agnano. Per la cena o per il pranzo, ci si può rilassare in uno dei tanti ristorantini o trattorie del centro storico e apprezzare il gusto saporito di panzerotti pugliesi e cartellate, il tipico dolce fritto locale.

Il borgo di Maruggio

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Maruggio

A circa 50 km di Ostuni, in provincia di Taranto, sorge il paese di Maruggio, un piccolo borgo incastonato tra ulivi e vigneti conosciuto per la ricca natura mediterranea, lo splendido mare e i tanti percorsi di trekking che offre nei boschi protetti delle immediate vicinanze. Maruggio risale al IX secolo e fu abitato dai Cavalieri Templari e, in seguito, dai Cavalieri di Malta, di cui ancora oggi si possono ammirare reperti artistici.
Appena fuori dalle antiche mura, i visitatori possono visitare la Chiesa di San Giovanni Battista Penitente, che un tempo era luogo di accoglienza dei malati e dei pellegrini in viaggio verso la città Santa. il centro storico di Maruggio è chiamato schiangài dagli abitanti, termine dialettale utilizzato per indicare i suoi viali stretti e tortuosi. Anche qui troviamo piccole case bianche, antichi edifici nobiliari con archi e logge, fioriere dai mille colori che contrastano vivacemente con il candido bianco del borgo. Qui sarà possibile visitare l’ottocentesca Torre dell’Orologio, il Castello dei Cavalieri di Malta situato in Piazza del Popolo, e la Chiesa Madre risalente al XV secolo. Un’altra caratteristica di Maruggio, che abbiamo trovato in abbondanza anche nei precedenti luoghi, sono i trulli maruggesi a cui sono affiancati i più autoctoni cannizzàri, delle casette coi tetti in canne, e le altrettanto conosciute masserie. Parlando del mare, le bianche spiagge di Maruggio si estendono per circa 9 km nella vicina località di Campomarino, in cui si possono ammirare anche le famose dune sul mare.
Se si capita a Maruggio in piena estate, è obbligatorio segnare le date del 13 e 14 luglio, giornate in cui si tiene la festa dei Patroni San Giovanni e San Cristoforo, quando la città si popola di artisti, musicisti ed eventi enogastronomici imperdibili; ma anche da luglio a settembre quando si tiene la rassegna del “Teatro Mare”, ricca di commedie e opere dialettali. Per chi ama la buona cucina, a Maruggio può assaggiare le famose melanzane ripiene e i pipaluri spritti, i peperoncini dolci fritti, accompagnati da un’ottima Malvasia Nera; per chi ama il dolce invece, via libera alle pettole e ai deliziosi purcidduzzi!

Il borgo di Gallipoli

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Gallipoli

«Il Salento non lo puoi spiegare. Il Salento lo devi vivere perché ti entra nell’anima, ti avvolge e non ti lascia più», scrive Fabrizio Caramagna, lo scrittore di aforismi più conosciuto del web. È succede proprio così quando si visita il Salento, soprattutto quando si arriva a Gallipoli, conosciuta anche come la Perla dello Ionio per la sua inestimabile bellezza.
Protesa sul Mar Ionio, si staglia bianchissima sulle acque turchesi ed è divisa tra borgo e centro storico, oltre a ospitare l’isoletta naturalistica di Sant’Andrea, il punto di ritrovo per eccellenza di barche e natanti. La visita può iniziare dal Castello di Gallipoli, nel cuore della città, una fortezza eretta nel XIII secolo a scopo difensivo che si trova a due passi dal ponte di collegamento con la parte nuova. Il Rivellino è la torre più famosa del castello, a cui si accede tramite un ponte levatoio e che oggi viene utilizzata come cinema all’aperto.
Da non perdere è sicuramente la Cattedrale di Sant’Agata, forse la più importante per la comunità locale. Risalente al 1629, custodisce le reliquie di alcuni santi tra cui San Fausto. Proseguendo, non si può fare a meno di ammirare la fontana rinascimentale vicina al ponte del castello, in stile greco-romano. Come ben si può immaginare, anche a Gallipoli l’offerta gastronomica è ampia e prelibata: la sua cucina è legata prevalentemente a piatti marittimi, come la scapece, l’ottimo fritto a base di pescato del giorno, pan grattato e zafferano; ma anche lu purpu alla pignata, il polipo cotto nella pignatta. Come abbiamo accennato poco fa, anche l’isola di Sant’Andrea è un piccolo tesoro da non perdere durante una vacanza a Gallipoli. I suoi cinquanta ettari di superficie sono il luogo prescelto dal gabbiano corso, che vi nidifica ogni anno: per questo motivo è stata qualificata come area protetta.
Anche i festeggiamenti paesani non mancano: come tradizione vuole, il 5 e 6 luglio si  celebra la festa di San Francesco da Paola, protettore dei pescatori; mentre la festa di Santa Cristina, che ha luogo dal  23 al 25 luglio, è caratterizzata dalla processione in onore della santa per le strade della città, quando al contempo, sulla spiaggia si tiene l’antichissima e divertente sfida della cuccagna a mare.

Il borgo di Specchia

I borghi più belli d'Italia in Puglia: Specchia

Il nostro viaggio tra i dieci borghi più belli della Puglia termina a Specchia, un piccolo paese in provincia di Lecce poco distante da Santa Maria di Leuca. Il suo nome deriva dall’ammasso di pietre – chiamato, appunto, “specchia” – che l’antica popolazione dei Messapi disponeva in forma conica per proteggersi dalle invasioni. I viaggiatori che decidono di trascorrere qualche giorno a Specchia rimarranno affascinati dalla popolazione salentina, che è conosciuta per essere molto ospitale e accogliente, e dai colori della bianca pietra leccese che contrasta con gli ori barocchi delle chiese.
Il borgo storico di Specchia è uno dei più belli del Salento, caratterizzato, come ormai sappiamo, da stretti vicoletti in cui si può curiosare tra le tante botteghe degli artigiani locali. Il Castello di Risolo, di origine cinquecentesca, è sicuramente da visitare per gli imponenti torrioni che si affacciano su Piazza del Popolo e per le esposizioni di arte del pittore Luigi Scarcia, raffiguranti il paesaggio salentino. Continuando per il borgo si passerà davanti alla Chiesa Madre, costruita nel 1605 in stile barocco, e il Convento dei Francescani Neri, in cui ammirare antichi dipinti e altari. Per chi ama la letteratura, è tassativo un salto al Museo Comi, un edificio neoclassico che ospita la biblioteca Provinciale e l’esposizione degli scritti del poeta Girolamo Comi. Chi ama gli sport acquatici, oppure desidera esplorare la natura nei dintorni di Specchia, può invece contattare il GAL Santa Maria di Leuca per avere informazioni sulle attività e gli itinerari disponibili.
Non possiamo tralasciare, ovviamente, i succulenti sapori della terra salentina: qui il profumato olio extravergine di oliva è il padrone incontrastato, tutelato dal Consorzio D.C.O. Specchia, che si può gustare appieno su un bel piatto di massa e ciceri.

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